Edilizia - ANCE, ripensare il Codice Appalti e potenziare incentivi

|Studi e Opinioni|17 maggio 2018

EdiliziaIn parlamento per un’audizione sul DEF 2018, ANCE chiede un’azione incisiva per far ripartire gli investimenti nell’edilizia e presenta un pacchetto di proposte “anticrisi”.

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Le costruzioni rappresentano l’8% del PIL italiano, con una filiera al 95% Made in Italy, che attiva 32 settori industriali, in grado di generare una fortissima ricaduta sull’economia e sull’occupazione. Eppure, il crollo degli investimenti ha fatto dell’edilizia il vero punto debole dell’economia italiana: la causa risiede in un colpevole ritardo nell’attuazione degli investimenti pubblici.

Parte da questa poco rincuorante premessa l’audizione dell’Associazione nazionale costruttori edili (ANCE) alle Commissioni Speciali per l’esame degli atti del Governo di Camera e Senato sul Documento di Economia e Finanza - DEF 2018.

Ripensare il Codice Appalti

Il rigore “a senso unico” del Codice degli Appalti ha spento il motore degli investimenti pubblici, denuncia l’Associazione. Dopo quasi due anni dall’entrata in vigore della riforma, su 60 provvedimenti attuativi ne sono stati adottati poco meno della metà.

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