Il World Economic Forum ha pubblicato un rapporto che analizza la cultura d’impresa a livello internazionale su un campione di 44 Paesi. Povera la performance dell’Italia, in cui solo il 3% della popolazione lavoratrice dà l’avvio a una propria attività.
L’analisi, intitolata “Leveraging entrepreneurial ambition and innovation”, incrocia i dati del WEF sulla competitività di 144 Paesi e quelli del Global Entrepreneurship Monitor sull’attività imprenditoriale di 70 economie nel periodo 2009-2013, soffermandosi su 44 Stati.
Il rapporto evidenzia tre parametri d’analisi dei dati:
- la percentuale di imprenditori agli inizi in rapporto alla popolazione in età da lavoro;
- la percentuale di imprenditori ambiziosi, cioè che hanno come obiettivo il creare almeno 20 nuovi posti di lavoro con la propria impresa nei primi 5 anni di attività;
- la percentuale di imprenditori innovativi, cioè che offrono nuovi prodotti o servizi.
Imprenditori nascenti
Poche economie del campione hanno percentuali elevate di imprenditori agli inizi, e tra quelle in cui la percentuale è relativamente più alta, nessuna è particolarmente competitiva: circa due terzi delle economie del campione hanno una percentuale sotto il 10%.