Il credito d'imposta sulle attività di ricerca e sviluppo introdotto dal decreto-legge n. 145/2013 (Destinazione Italia) e aggiornato dalla Legge di Stabilità 2015 e dalla legge di Bilancio 2017. Con Circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 8 del 10 aprile 2019 - Paragrafo 3.1 sono stati forniti chiarimenti in merito alle modifiche alla disciplina del credito d'imposta ricerca e sviluppo apportate con la legge di bilancio 2019. In base al dl 145/2013, a valere sulla proposta nazionale relativa alla prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali, è disposta l'istituzione di un credito di imposta a favore delle imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo, nel limite massimo complessivo di euro 600 milioni per il triennio 2014-2016, le cui modalità operative e la cui decorrenza sono definite, nell'ambito del programma operativo di riferimento, con decreto del Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze. Il credito d'imposta è fruibile dai soggetti esercenti attività d'impresa, indipendentemente dalla forma giuridica, dalle dimensioni aziendali, dal settore economico in cui operano, nonchè dal regime contabile adottato. Le spese agevolabili riguardano l'attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, secondo la qualificazione espressa dalla disciplina comunitaria per gli aiuti...
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