La consultazione pubblica volta a raccogliere il punto di vista degli stakeholder su efficienza, efficacia, pertinenza e valore aggiunto del Fondo sociale europeo (FSE) e della Youth Employment Initiative (YEI) nella programmazione 2014-2020 rimarrà aperta fino al 9 gennaio.
Oltre a raccogliere opinioni sui risultati raggiunti nella scorsa programmazione da FSE e YEI, la valutazione, che riguarda tutti i paesi dell'UE a 27 più il Regno Unito, intende anche mettere in luce la complementarità e la coerenza tra il FSE, compresa l'Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile (IOG), e altri fondi europei. Nel questionario anche il tema dei finanziamenti concessi attraverso le iniziative straordinarie CRII, CRII+, REACT-EU e CARE.
La consultazione su FSE e Garanzia Giovani
Nella programmazione 2014-2020, il Fondo sociale europeo è stato il principale strumento di finanziamento attraverso il quale l'UE ha applicato concretamente le sue politiche in materia di mercato del lavoro, istruzione e inclusione sociale e ha rafforzato le capacità istituzionali delle amministrazioni pubbliche, dei servizi pubblici e dei portatori di interessi.
Nel 2013 la Commissione europea ha avviato, nell'ambito del FSE, l'Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile, dedicata a fornire sostegno ai giovani residenti in regioni con un elevato tasso di disoccupazione giovanile. In Italia le risorse sono state utilizzate nell'ambito del PON Iniziativa Occupazione Giovani 2014-2020 per finanziare il programma Garanzia Giovani.
Nel settennato 2021-2027 al Fondo sociale europeo è subentrato il Fondo sociale europeo Plus (FSE+ 2021-27), che assorbe al suo interno anche le risorse per l'Iniziativa Occupazione Giovani, oltre a quelle per il FEAD e ai fondi per le attività del Programma EaSI.
L'obiettivo della consultazione pubblica lanciata da Bruxelles sulle azioni finanziate nello scorso settennato con il FSE e con la YEI 2014-2020 è, quindi, sia quello di contribuire al processo di valutazione di quanto fatto nello scorso settennato, che quello di apprendere da queste esperienze per migliorare l'efficacia dei fondi europei in questa nuova fase in cui i due strumenti sono accorpati.