Il FERX transitorio vale 9,7 miliardi di euro: qui le regole che hanno ricevuto l'OK da Bruxelles
Il GSE ha reso noto che nella sessione d'asta del prossimo lunedì 20 gennaio saranno offerte agli operatori ammessi alle procedure concorrenziali:
- 5.376.707 Garanzie d'Origine relative alla produzione di energia elettrica per il periodo da gennaio a ottobre 2024;
- 2.401.527 Garanzie d'Origine Gas relative alla produzione di biometano per il periodo da gennaio a ottobre 2024.
Ogni operatore ammesso sarà tenuto a rilasciare una garanzia con un importo che copra totalmente le offerte presentate, e una che copra anche i corrispettivi previsti pari a 0,003 euro per ogni titolo GO negoziato bilateralmente. Questo per garantire la registrazione dei titoli GO sulla piattaforma di mercato PB (piattaforma bilaterale) dei GO.
Gli operatori dovranno notificare l'ammontare del deposito nella sezione del Portale GO, entro le ore 10.00 di lunedì, pena l'esclusione dalle procedure concorrenziali.
Cosa sono le Garanzie d'Origine
Le Garanzie di Origine (GO) sono certificati elettronici che attestano che una determinata quantità di energia è stata prodotta da fonti rinnovabili. Per ogni 1 MWh di energia rinnovabile generato, viene emesso un certificato GO. Questo meccanismo permette di tracciare e verificare l’origine dell’energia, garantendo ai consumatori finali che l’elettricità che acquistano proviene effettivamente da fonti rinnovabili.
Cosa sono le Piattaforme PB-GO e M-GO
Il trasferimento dei certificati dai produttori alle imprese di vendita, anche per il tramite dei trader, è effettuato sulla Piattaforma Bilaterali (PB-GO) e sulla Piattaforma di Mercato (M-GO) delle Garanzie di Origine, entrambe gestite dal Gestore dei Mercati Energetici (GME). L'utente per accedere al trasferimento deve iscriversi nell'apposito portale del GME.
Perchè la prima asta del 2024 ebbe una partecipazione scarsa
All'asta del 22 gennaio dell'anno scorso per assegnare le Garanzie d’Origine (GO) riferite alla produzione elettrica delle fonti rinnovabili parteciparono davvero poche aziende. In quell'occasione il GSE assegnò infatti solamente 23.808 titoli relativi alla produzione da gennaio a dicembre 2023 (impianti eolici, solari, idroelettrici e a biomasse), su un totale di oltre di 13 milioni di titoli complessivamente offerti.
Il problema era il prezzo: in pratica, la gara aveva assegnato solo le GO dei mesi di gennaio e febbraio con un prezzo a base d'asta di 0,15 euro/GO, mentre gli altri mesi avevano prezzi di partenza molto più alti ed erano rimaste invendute.
