Approda in Gazzetta ufficiale il DL Fiscale 2025 che, tra le novità più rilevanti sul fronte degli incentivi e degli investimenti, prevede l’ampliamento della platea di investimenti ammissibili al tax credit ZES Unica.
Si tratta di una misura che non era emersa dal comunicato post Consiglio dei ministri (CdM) del 15 ottobre e che invece, data la rilevanza del tax credit in questione, sale sul podio delle misure del DL 155/2024 di maggior interesse per le imprese.
Al suo fianco si allineano altri interventi sia di carattere fiscale, sia relativi al PNRR e ai finanziamenti di diverse misure e investimenti.
Ecco dunque cosa prevede il decreto-legge contenente misure di carattere economico-fiscale (DL 155 del 19 ottobre 2024).
Credito d’imposta ZES Sud: agevolabili anche investimenti finora non comunicati
Come già accennato sul fronte delle misure agevolative di interesse per le imprese, quella degna di nota è senza dubbio la possibilità per le aziende di richiedere il tax credit ZES Sud anche per gli investimenti realizzati dal 1 gennaio al 15 novembre 2024 che non erano stati comunicati entro il 12 luglio all’Agenzia delle entrate.
L’articolo 8 del DL 155/2024 ha previsto, infatti, che all’interno della comunicazione integrativa attestante la realizzazione degli investimenti entro il 15 novembre 2024 (da inviarsi tra il 18 novembre e il 2 dicembre 2024), le imprese possano anche indicare investimenti realizzati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024 “ulteriori rispetto a quelli risultanti dalla comunicazione presentata” a luglio, “unitamente all’ammontare del maggior credito d’imposta maturato e alla documentazione probatoria”.
Il decreto prevede inoltre che, qualora il credito di imposta fruibile sia pari al limite massimo previsto, l’Agenzia delle entrate definirà l’ammontare massimo del credito d'imposta residuo fruibile da ciascun beneficiario in relazione agli ulteriori o maggiori investimenti realizzati e questa percentuale sarà determinata rapportando l’importo delle eventuali risorse residue, all’ammontare complessivo dei crediti di imposta indicati nelle comunicazioni integrative.
DL Fiscale e PNRR: avanti con la riduzione dei tempi di pagamento della PA
L’altra misura del DL 155/2024 degna di nota è senza dubbio quella relativa alla riduzione dei tempi di pagamento della PA, un macigno che da decenni grava sulle imprese italiane, tanto da entrare anche nel PNRR.
Dando attuazione alla milestone M1C1-72-bis del Piano, infatti, il DL Fiscale ha previsto un complesso di misure urgenti per rafforzare le misure già previste per la riduzione dei tempi di pagamento, introducendo anzitutto l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di adottare, entro il 28 febbraio di ogni anno, un piano dei flussi di cassa, contenente un cronoprogramma dei pagamenti e degli incassi relativi all’esercizio di riferimento, sulla base di modelli elaborati dal Ministero dell’economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.
Inoltre sempre il MEF, al fine di consentire alle amministrazioni centrali titolari di misure del PNRR, di poter avere la disponibilità delle risorse necessarie per i trasferimenti in favore dei soggetti attuatori degli interventi, effettuerà, a titolo di anticipazione, i suddetti trasferimenti a carico delle risorse del Fondo Next generation EU – Italia nel termine di 15 giorni decorrenti dalle richieste formulate dalle amministrazioni stesse attraverso il sistema informatico ReGis. Tali richieste devono attestare, in particolare, l’esigenza di liquidità per far fronte alle erogazioni in favore dei soggetti attuatori degli interventi del PNRR.
Su richiesta formulata dalle amministrazioni titolari di misure PNRR, il Ministero guidato da Giancarlo Giorgetti potrà effettuare anticipazioni di cassa nei limiti delle disponibilità esistenti.
Rifinanziata l'APE sociale 2024
Il decreto mette mano anche all’APE sociale, l'indennità economica erogata dall’INPS ai lavoratori in stato di difficoltà che chiedano di andare in pensione al compimento dei 63 anni e 5 mesi.
Il DL Fiscale ha infatti varato il rifinanziamento dell’APE sociale 2024, incrementando l’autorizzazione di spesa relativa all’indennità, per un importo di 20 milioni di euro per l’anno 2025, di 30 milioni per il 2026, di 50 milioni di euro per l’anno 2027 e di 10 milioni di euro per il 2028.
Le disposizioni fiscali nel decreto
Fronte fisco, il decreto-legge ha modificato l’imposta sostitutiva, per le annualità ancora accertabili, dei soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale. I soggetti che hanno applicato gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e che aderiscono nel termine del 31 ottobre 2024, possono adottare un regime di ravvedimento, versando l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali nonché dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Il decreto adegua la normativa in materia di ravvedimento per i soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale e che per le annualità 2020 e 2021 abbiano dichiarato la presenza di una causa di esclusione dalla applicazione degli ISA in relazione alla diffusione della pandemia da COVID-19.
Le altre misure del DL Fiscale
Infine il provvedimento, oltre ad approvare tre finanziamenti (per la gestione dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, il contratto di programma RFI e il servizio civile universale), prevede anche degli interventi in materia di grandi eventi, di forze dell’ordine e di autonomie territoriali.
Nel primo caso, al fine di assicurare l’organizzazione e lo svolgimento dei XX Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, il decreto ha incrementato di 25 milioni di euro, per l’anno 2024, l’autorizzazione di spesa già prevista. Inoltre, per consentire al Comitato Italiano Paralimpico di provvedere ai propri fini istituzionali a fronte dei maggiori costi relativi alla XVII edizione dei Giochi Paralimpici 2024, il DL incrementa di 4 milioni di euro, per l’anno 2024, l’autorizzazione di spesa relativa alla promozione e allo sviluppo della pratica sportiva di base e agonistica delle persone con disabilità. Infine, è stata autorizzata la spesa di 4 milioni di euro per l’anno 2024 in favore di Roma Capitale per le esigenze connesse allo svolgimento delle celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica.
Sul secondo fronte si segnala, invece, l’incremento di 100 milioni di euro, per l’anno 2024 (rispetto all’ammontare previsto a legislazione vigente) dello stanziamento destinato alla remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario già svolte dal personale delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Infine, per quanto concerne le autonomie territoriali, da un lato è stato previsto un riconoscimento alla Regione Sicilia di un contributo pari a euro 74.418.720, per l’anno 2024, in relazione agli effetti finanziari conseguenti alla revisione della disciplina dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle detrazioni fiscali connessa all’attuazione della riforma fiscale. Dall'altro, è stato riconosciuto alla Provincia autonoma di Trento l’importo di euro 5.491.000, relativo al maggior gettito della tassa automobilistica riservata allo Stato per l’anno 2013.
Consulta il DL 155/2024, pubblicato sulla GURI n. 246 del 19.10.2024
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