Dopo il via libera del Senato e della Camera, il DL Fiscale è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale, per entrare in vigore oggi, 13 dicembre. Oltre alla cancellazione dell’emendamento che avrebbe dovuto modificare il Piano 5.0, tra le novità principali introdotte dopo il passaggio in Parlamento, figura un'iniezione di risorse di oltre 4 miliardi per Transizione 4.0. Tra le altre misure di interesse per le imprese c’è poi l’ampliamento della platea di investimenti agevolabili con il tax credit ZES unica. Ecco dunque cosa prevede la legge n. 189-2024, conversione del DL 155/2024.
La legge di conversione del Decreto-legge 155/2024 è un provvedimento pout-pourri che spazia da alcuni dei crediti d’imposta più importanti per le imprese, a misure relative al PNRR e alla sua contabilità, per arrivare ad interventi relativi ai grandi eventi o agli enti territoriali, solo per citarne alcuni.
Un provvedimento di grande interesse per le imprese, non solo per le novità relative al credito d'imposta ZES Mezzogiorno, ma anche perché, fino alla scorsa settimana, sembrava destinato a contenere anche modifiche al Piano Transizione 5.0. Un passaggio attesissimo dal mondo produttivo e invece rimandato all’approvazione della legge di Bilancio 2025.
Confermate, invece, altre misure che interessano le imprese relative ad esempio agli incentivi Transizione 4.0, alle polizze catastrofali e al Fondo filiere agricole.
DL Fiscale: saltano le modifiche al Piano 5.0, ma arrivano 4,6 miliardi in più per Transizione 4.0
Come già anticipato, tra le novità più rilevanti del DL Fiscale dopo il passaggio in aula figurano senza dubbio quelle relative ai Piani Transizione 4.0 e 5.0.
Nella legge di conversione del decreto, infatti, da un lato è saltato l’emendamento Gelmetti con le modifiche a Transizione 5.0, che avrebbe potenziato una misura che, a distanza di oltre tre mesi dal suo avvio, non sta raccogliendo il successo sperato. Alla base della decisione ci sarebbe la volontà del MIMIT di raccogliere in un solo procedimento tutte le modifiche a 5.0, incluse quelle su cui si sta ancora negoziando con Bruxelles. Una strategia che avrebbe fatto optare per la legge di bilancio come provvedimento all’interno del quale inserire le novità sul Piano 5.0.
Dall’altro lato, il DL Fiscale è diventato il veicolo normativo per destinare ulteriori 4,69 miliardi ai crediti d'imposta Transizione 4.0. Una decisione necessaria a fronte del tiraggio elevato dell’agevolazione, su cui nelle settimane passate aveva posto l'attenzione anche l'Ufficio parlamentare di bilancio.
In assenza di vincoli specifici, infatti, anche quest’anno le richieste di compensazioni per il bonus 4.0 sono state molto maggiori rispetto a quanto stanziato, con la conseguenza che l'agevolazione sta venendo a costare molto di più di quanto preventivato, un po' come avvenuto in questi anni con il Superbonus.
Credito d’imposta ZES Sud: agevolabili anche investimenti finora non comunicati
Sul fronte delle misure agevolative di interesse per le imprese, vi è poi la possibilità per le aziende di richiedere il tax credit ZES Sud anche per gli investimenti realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2024 che non erano stati comunicati entro il 12 luglio all’Agenzia delle entrate.
L’articolo 8 del DL 155/2024 ha previsto, infatti, che all’interno della comunicazione integrativa attestante la realizzazione degli investimenti entro il 15 novembre 2024 (da inviarsi tra il 18 novembre e il 2 dicembre 2024), le imprese possano anche indicare investimenti realizzati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024 “ulteriori rispetto a quelli risultanti dalla comunicazione presentata” a luglio, “unitamente all’ammontare del maggior credito d’imposta maturato e alla documentazione probatoria”.
Il decreto prevede inoltre che, qualora il credito di imposta fruibile sia pari al limite massimo previsto, l’Agenzia delle entrate definirà l’ammontare massimo del credito d'imposta residuo fruibile da ciascun beneficiario in relazione agli ulteriori o maggiori investimenti realizzati e questa percentuale sarà determinata rapportando l’importo delle eventuali risorse residue, all’ammontare complessivo dei crediti di imposta indicati nelle comunicazioni integrative.
Per approfondire: Come funziona il credito d'imposta ZES Unica Sud?
DL Fiscale e PNRR: avanti con la riduzione dei tempi di pagamento della PA
Particolarmente importante per le imprese è anche la disposizione relativa alla riduzione dei tempi di pagamento della PA, un macigno che grava sulle imprese italiane, tanto da entrare anche nel PNRR.
Dando attuazione alla milestone M1C1-72-bis del Piano, infatti, il DL Fiscale ha previsto un complesso di interventi urgenti per rafforzare le misure già previste per la riduzione dei tempi di pagamento, introducendo anzitutto l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di adottare, entro il 28 febbraio di ogni anno, un piano dei flussi di cassa, contenente un cronoprogramma dei pagamenti e degli incassi relativi all’esercizio di riferimento, sulla base di modelli elaborati dal Ministero dell’economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.
Inoltre sempre il MEF, al fine di consentire alle amministrazioni centrali titolari di misure del PNRR, di poter avere la disponibilità delle risorse necessarie per i trasferimenti in favore dei soggetti attuatori degli interventi, effettuerà, a titolo di anticipazione, i suddetti trasferimenti a carico delle risorse del Fondo Next generation EU – Italia nel termine di 15 giorni decorrenti dalle richieste formulate dalle amministrazioni stesse attraverso il sistema informatico ReGis. Tali richieste devono attestare, in particolare, l’esigenza di liquidità per far fronte alle erogazioni in favore dei soggetti attuatori degli interventi del PNRR.
Su richiesta formulata dalle amministrazioni titolari di misure PNRR, il Ministero guidato da Giancarlo Giorgetti potrà effettuare anticipazioni di cassa nei limiti delle disponibilità esistenti.
Fondi PNRR per le palestre: aumenta la platea dei beneficiari
Il DL Fiscale interviene anche sull'Investimento 3.1 della M5C2 del PNRR, permettendo al Dipartimento per lo sport di riprogrammare le risorse estendendo la possibilità di finanziamento anche ai progetti volti alla realizzazione di nuovi impianti sportivi di proprietà comunale, ove sussista un particolare interesse sportivo-agonistico da parte di una o più Federazioni sportive.
L’ampliamento del Bonus Natale si sposta nel DL Fiscale
Dopo il passaggio in aula, poi, il DL 155/2024 recepisce interamente la misura inserita nel decreto Concordato preventivo biennale (il DL 167/2024). In questo modo l’ampliamento della platea di beneficiari del bonus Natale - un’operazione che coinvolge oltre 3 milioni di persone - si trasferisce interamente all’interno del testo del Decreto Fiscale, continuando a recare le stesse novità previste dal DL 167/2024.
Si tratta - lo ricordiamo - dell’eliminazione di uno dei requisiti previsti originariamente per accedere al bonus: quello di avere fiscalmente a carico il coniuge. In questo modo adesso l'indennità potrà essere richiesta dal lavoratore con un reddito inferiore a 28mila euro e con un figlio a carico, senza più la necessità di avere a carico anche il marito o la moglie.
Il DL Concordato bis (e quindi adesso il DL Fiscale) introducono poi alcune altre novità relative al bonus Natale, tra cui il divieto di cumulo del bonus con quello eventualmente percepito anche dal coniuge/convivente.
Per maggiori informazioni: Come funziona il bonus Natale
Il DL Fiscale e le novità sulle polizze catastrofali
Dopo il passaggio in aula, il DL Fiscale interviene anche in materia dell’obbligo di stipula di polizze catastrofali da parte delle imprese per danni causati da calamità come terremoti o alluvioni.
La legge di conversione del DL 155-2024 specifica infatti che l’oggetto della copertura assicurativa prevista dalle polizze è riferito ai beni (terreni e fabbricati, impianti e macchinari, nonché attrezzature industriali e commerciali) iscritti nello Stato patrimoniale a qualsiasi titolo impiegati per l’attività di impresa, con esclusione di quelli già assistiti da analoga copertura assicurativa, anche se stipulati da soggetti diversi dall’imprenditore che li impiega.
Per approfondire: Polizze catastrofali obbligatorie, cosa prevede il nuovo regolamento
Rifinanziata l'APE sociale 2024
Il decreto mette mano anche all’APE sociale, l'indennità economica erogata dall’INPS ai lavoratori in stato di difficoltà che chiedano di andare in pensione al compimento dei 63 anni e 5 mesi.
Previsto il rifinanziamento dell’APE sociale 2024, incrementando l’autorizzazione di spesa relativa all’indennità, per un importo di 20 milioni di euro per l’anno 2025, di 30 milioni per il 2026, di 50 milioni di euro per l’anno 2027 e di 10 milioni di euro per il 2028.
Le disposizioni fiscali nel decreto
Fronte fisco, il decreto-legge ha modificato l’imposta sostitutiva, per le annualità ancora accertabili, dei soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale. I soggetti che hanno applicato gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e che aderiscono nel termine del 31 ottobre 2024, possono adottare un regime di ravvedimento, versando l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali nonché dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Il decreto adegua la normativa in materia di ravvedimento per i soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale e che per le annualità 2020 e 2021 abbiano dichiarato la presenza di una causa di esclusione dalla applicazione degli ISA in relazione alla diffusione della pandemia da COVID-19.
Le altre misure del DL Fiscale
Infine il provvedimento prevede una serie di finanziamenti, incrementi di dotazioni di fondi esistenti nonchè misure in materia di grandi eventi, di forze dell’ordine e di autonomie territoriali.
Per quanto concerne gli aumenti di stanziamenti, a beneficiare del DL Fiscale è anzitutto il Fondo complementare per contratti di filiera e distrettuali per i settori agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura, della silvicoltura, della floricoltura e del vivaismo che, dopo il passaggio in aula, riceve un'iniezione di risorse pari a 70 milioni di euro per l’anno 2025.
A ricevere ulteriori risorse è anche il Fondo per il trasporto pubblico locale (TPL) che assiste ad un incremento della sua dotazione pari a 50 milioni di euro per l’anno 2024. Il provvedimento - inserito sempre durante il passaggio in Parlamento - stabilisce anche che l’assegnazione delle risorse alle Regioni a statuto ordinario avvenga sulla base delle percentuali già utilizzate per l’anno 2020.
Buone notizie anche per il Fondo per patenti giovani autisti per l’autotrasporto che, dopo il voto al Senato, riceve 2,5 milioni di euro in più per l’anno 2024. In questo modo aumenta la dotazione del buono patente autotrasporto, l’agevolazione che prevede un contributo dell'80% della spesa sostenuta da persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni per il conseguimento della patente e delle abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati all'esercizio dell'attività di autotrasporto di persone e di merci.
Sul fronte dei grandi eventi, invece, al fine di assicurare l’organizzazione e lo svolgimento dei XX Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, il decreto ha incrementato di 25 milioni di euro, per l’anno 2024, l’autorizzazione di spesa già prevista. Inoltre, per consentire al Comitato Italiano Paralimpico di provvedere ai propri fini istituzionali a fronte dei maggiori costi relativi alla XVII edizione dei Giochi Paralimpici 2024, il DL incrementa di 4 milioni di euro, per l’anno 2024, l’autorizzazione di spesa relativa alla promozione e allo sviluppo della pratica sportiva di base e agonistica delle persone con disabilità. Infine, è stata autorizzata la spesa di 4 milioni di euro per l’anno 2024 in favore di Roma Capitale per le esigenze connesse allo svolgimento delle celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica. Infine durante il passaggio in aula, è stato disposto lo stanziamento di 4 milioni per l’anno 2025 per sostenere le attività di organizzazione, gestione, promozione e comunicazione dell’evento Special Olimpics Winter Games, che si svolgerà a Torino nel 2025
Si segnala inoltre l’incremento di 100 milioni di euro, per l’anno 2024 (rispetto all’ammontare previsto a legislazione vigente) dello stanziamento destinato alla remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario già svolte dal personale delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Infine, per quanto concerne le autonomie territoriali, da un lato è stato previsto un riconoscimento alla Regione Sicilia di un contributo pari a euro 74.418.720, per l’anno 2024, in relazione agli effetti finanziari conseguenti alla revisione della disciplina dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle detrazioni fiscali connessa all’attuazione della riforma fiscale. Dall'altro, è stato riconosciuto alla Provincia autonoma di Trento l’importo di euro 5.491.000, relativo al maggior gettito della tassa automobilistica riservata allo Stato per l’anno 2013.
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