La Commissione europea ha deciso di concedere all’Italia un importo di 46,7 milioni di euro per contribuire al risarcimento degli allevatori che nel 2022 hanno visto i propri allevamenti colpiti dall'influenza aviaria.
Tra il 1° gennaio e il 30 aprile 2022, infatti, il nostro Paese è stato investito da un’ondata di influenza aviaria ad alta patogenicità del sottotipo H5 (“influenza aviaria”) che ha colpito polli, galline ovaiole, tacchini, anatre e faraone.
Complessivamente sono stati confermati e notificati ben 23 focolai che hanno portato l’Italia ad adottare, in maniera immediata ed efficace, tutte le misure veterinarie e sanitarie necessarie (comprese quelle di controllo, monitoraggio e prevenzione), procedendo anche all'istituzione di zone di protezione e sorveglianza.
Una scelta che, se da un lato ha evitato il diffondersi dell’influenza, dall’altro ha ovviamente comportato una perdita di produzione di uova da cova, uova da tavola e animali vivi negli allevamenti situati in quelle zone soggette a limitazioni di movimento, nonché perdite dovute a uova e carne distrutte e declassate.
I rimborsi agli allevatori colpiti dall'influenza aviaria del 2022
In tale contesto, il nostro Paese ha inviato una richiesta formale di accesso ai fondi UE che la Commissione, dopo un'analisi approfondita, ha deciso di accordare, concedendo la copertura del 50% della spesa sostenuta dall'Italia per sostenere gli agricoltori gravemente colpiti nelle zone soggette a restrizioni di movimento a causa di focolai di influenza aviaria. Complessivamente saranno erogati 46.670.790 euro dalla riserva agricola. Un budget deciso sulla base di un importo di compensazione stabilito per animale e uovo.
Ovviamente avranno diritto a ricevere questo sostegno solo le aziende agricole situate nelle zone regolamentate e colpite dalle misure di controllo causate dai 23 focolai menzionati.
Inoltre, per evitare il doppio finanziamento con denaro pubblico, le perdite subite non devono essere state compensate da aiuti di Stato o assicurazioni. I pagamenti cofinanziati dalla riserva agricola dovranno essere effettuati entro il 30 settembre 2024.
Affinché la misura diventi pienamente operativa, dopo la sua approvazione formale da parte della Commissione, il regolamento attuativo dovrà essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. La sua entrata in vigore dovrebbe avvenire a inizio di febbraio.
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