
Realizzare una campagna di rafforzamento della formazione prevista dalla normativa vigente e promuovere la cultura della salute e sicurezza sul posto di lavoro e un concreto trasferimento di conoscenze, con focus sull'evoluzione dei processi produttivi e sulle trasformazioni dei luoghi di lavoro con l’introduzione del digitale. Sono questi gli obiettivi del nuovo accordo quadro di collaborazione tra INAIL e Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, reso possibile dai fondi PNRR.
Fondi PNRR per la formazione sulla sicurezza sul lavoro
L’accordo di collaborazione tra INAIL e Conferenza delle Regioni ha durata triennale. Nell’ambito dell’intesa INAIL metterà a disposizione 10.462.000 euro provenienti dal PNRR, da ripartire tra tutte le Regioni e le Province autonome che nel periodo 2023-2025 daranno disponibilità ad attuare interventi aggiuntivi rispetto a quanto previsto dagli accordi Stato-Regioni del 21 dicembre 2011, finalizzati alla promozione della consapevolezza dei rischi e all’adozione delle misure di prevenzione più corrette.
Nello specifico, la ripartizione delle risorse avverrà sulla base di criteri omogenei, basati sul numero degli addetti e sul rapporto di gravità degli infortuni riferiti alle imprese operanti in ciascun territorio e appartenenti al comparto produttivo di riferimento.
Per ottenere il contributo, la Regioni e le Province autonome dovranno emanare specifici avvisi pubblici di finanziamento entro il primo semestre del 2024.
Le risorse saranno trasferite in un’unica soluzione ai soggetti aderenti, ferma restando la possibilità per le Regioni di dedicare proprie risorse aggiuntive al sostegno degli interventi. A garanzia della qualità dei corsi, la formazione sarà effettuata da soggetti accreditati e affidata a docenti qualificati e dovrà, inoltre, rispettare standard comuni in termini di obiettivi, contenuti, durata e metodologie nel rispetto dell’uniformità territoriale.
I destinatari degli interventi formativi saranno lavoratori e preposti impegnati nella realizzazione di opere previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, come la costruzione di edifici, opere di ingegneria civile e lavori di costruzione specializzati.
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