Dalle ore 23.59 del 16 gennaio è entrata in funzione Gedisi, la nuova piattaforma che subentra al Mude, in cui i professionisti possono gestire le procedure dei contributi per la ricostruzione privata post sisma 2016.
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A darne l’annuncio è stato oggi il nuovo Commissario al sisma, Sen. Guido Castelli, subentrato da poco a Giovanni Legnini alla direzione della struttura commissariale incaricata della ricostruzione dei territori dell’Italia centrale colpiti dal terremoto del 2016.
Come funziona Gedisi?
Come ha spiegato Castelli, Gedisi è uno strumento “molto più moderno ed efficiente, che consentirà ai professionisti di inoltrare i progetti e gestire le richieste di contributo ed i lavori in modo molto semplice e intuitivo”.
“La piattaforma - spiegano infatti dagli uffici del Commissario - integra in un unico “cassetto” molte informazioni essenziali contenute nell’Anagrafe antimafia delle imprese esecutrici, nell’Elenco dei professionisti abilitati, nella Banca dati dei contratti, limitando la necessità di intervento operativo da parte degli utilizzatori, e garantendo una maggiore accuratezza dei dati finali grazie ai controlli automatici implementati nella procedura”.
“Ogni fase della procedura telematica per la richiesta del contributo è assistita e guidata da un sistema che aiuta l’utente nell’inserimento dei dati, delle informazioni progettuali e degli elementi necessari a definire ed inoltrare la domanda, ed una volta ottenuto il contributo, a gestire gli Stati di avanzamento dei lavori e le richieste di pagamento”, si legge nella pagina dedicata alla nuova piattaforma.
Per questo Gedisi non punta ad essere soltanto una piattaforma per l’inoltro della richiesta di contributo, ma anche uno strumento in cui monitorare l’andamento della ricostruzione privata dei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dal terremoto di ormai sette anni fa.
Molto importante anche la funzione di calcolo, inserita nella piattaforma. “In questa prima versione del sistema”, spiegano infatti gli uffici alla ricostruzione, “i professionisti potranno calcolare l’importo del contributo concedibile tramite l’usuale foglio di calcolo, ma senza necessità di reinserire dati già presenti. Il calcolo del contributo diverrà una funzione nativa del sistema in una nuova release della piattaforma, già programmata”.
Per supportare i professionisti a prendere dimestichezza con il nuovo mezzo, la struttura commissariale ha già messo a disposizione degli utenti il Manuale di utilizzo.
Sono inoltre in fase di caricamento le video pillole sui passaggi più importanti della procedura, mentre è in corso un test finale da parte dei professionisti, con i quali si è definito un percorso di seminari e webinar, il primo dei quali si terrà il 27 gennaio.
Come accennato, Gedisi subentra alla piattaforma Mude che per anni ha rappresentato il sistema informatico per richiedere i contributi per la ricostruzione privata e che adesso, con l’arrivo della nuova piattaforma, va in pensione. D’ora in avanti, infatti, la vecchia piattaforma Mude resterà attiva per la sola consultazione dei dati contenuti.
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