Bonus 200 euro autonomi: come presentare le domande

|Novità|11 agosto 2022

Lavoratori autonomi - Photo credit: Foto di Pexels da PixabayIn coincidenza con l'apertura dei termini di presentazione delle domande, è stata approvata la circolare INPS con le istruzioni per l'accesso al bonus anti-inflazione da 200 euro da parte dei lavoratori autonomi e dei professionisti con reddito 2021 inferiore a 35mila euro, cui si aggiunge il bonus da 150 euro in caso di reddito fino a 20mila euro.

Guida al bonus 200 euro

Il bonus 200 euro è stato introdotto dal decreto Aiuti (DL 50-2022) e consiste in un'indennità una tantum volta a sostenere il potere d'acquisto dei lavoratori e dei pensionati nel contesto della crisi energetica e del rincaro dei prezzi. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo del 19 agosto 2022, sono stati approvati i requisiti e le modalità di accesso al bonus contro il caro vita da parte dei lavoratori autonomi e professionisti, destinatari di una disciplina specifica.

Il limite di spesa per queste categorie di lavoratori è stato innalzato da 500 a 600 milioni di euro per il 2022 dal decreto Aiuti bis (DL n. 115-2022), che ha anche allargato la platea dei beneficiari del sostegno. Parallelamente, il decreto Aiuti ter (DL n. 144-2022) ha introdotto un'indennità una tantum pari a 150 euro rivolta anche agli autonomi, ma accessibile solo nel caso in cui nel 2021 abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 20mila euro.

Come richiedere il Bonus 200 euro per i lavoratori autonomi?

Il decreto interministeriale del 19 agosto 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 244 del 24 settembre, ha stabilito che i beneficiari dell'indennità sono i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell'INPS, nonché i professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al D.Lgs. n. 509-1994 e al D.Lgs. n. 103-1996, che nel periodo d'imposta 2021 abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro.

I destinatari dell'indennità una tantum devono inoltre essere già iscritti alle menzionate gestioni previdenziali al 18 maggio 2022 (data di entrata in vigore del dl n. 50-2022), con partita IVA e attività lavorativa avviata e devono aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l'indennità, con competenza a decorrere dall'anno 2020. 

Il beneficio, che ammonta a 200 euro, non è compatibile con le misure introdotte dagli articoli 31 e 32 del Decreto Aiuti. L'indennità, inoltre, non verrà considerata reddito a fini fiscali. L’importo del bonus non è cedibile, sequestrabile o pignorabile, e spetta una sola volta a ciascun avente diritto.

Per ottenere il bonus i soggetti interessati devono presentare un'apposita domanda all'Inps o agli Enti di previdenza a cui sono obbligatoriamente iscritti nei termini, con le modalità e secondo gli schemi predisposti dai singoli Enti.

L'indennità - specifica il provvedimento attuativo - è corrisposta sulla base dei dati dichiarati dal richiedente e disponibili all'Ente erogatore al momento del pagamento ed è soggetta a successiva verifica, anche attraverso le informazioni fornite in forma disaggregata per ogni singola tipologia di redditi dall'amministrazione finanziaria e ogni altra amministrazione pubblica che detenga informazioni utili.

Quando arriva il Bonus 200 euro?

In base al decreto interministeriale del 19 agosto 2022, le domande possono essere presentate in modalità telematica dal 26 settembre al 30 novembre 2022 sui siti dell’ente pensionistico di riferimento di ciascun lavoratore autonomo o professionista. 

L’istanza deve essere accompagnata da una dichiarazione con cui il lavoratore comunica il possesso di una serie di requisiti, oltre al reddito, tra i quali il fatto di non essere anche dipendente o pensionato, l’iscrizione alla Cassa al 18 maggio 2022, l’aver versato almeno un contributo, se dovuto, e il non aver percepito in altro modo il bonus da 200 euro.

Chi è iscritto sia all’Inps che ad altre Casse previdenziali, deve presentare richiesta soltanto all’Inps. Alla domanda deve essere allegata una copia del documento d’identità in corso di validità e del codice fiscale, oltre che delle coordinate bancarie o postali per l’accredito dei 200 euro. Le erogazioni procedono in ordine cronologico di arrivo delle domande.

A disposizione per tutti gli autonomi c’è un miliardo di euro: 600 milioni per il bonus di 200 euro - di cui 95,6 riservati ai liberi professionisti - e altri 412 milioni per il bonus 150 euro (senza quote riservate). Si stima che i beneficiari della misura saranno circa 3 milioni di lavoratori. 

Bonus 150 euro autonomi, come richiedere l'integrazione?

Oltre alle nuove agevolazioni per il pagamento delle bollette di luce e gas per le imprese, nel decreto Aiuti ter ha trovato spazio un bonus da 150 euro che interessa anche la categoria dei lavoratori autonomi con redditi dai 20mila euro in giù percepiti nel 2021.

Il nuovo sostegno previsto dal DL n.144-2022, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 223 del 23 settembre, formalmente si aggiunge alla precedente indennità, senza modificare i requisiti, a parte il reddito di accesso. 

Le istruzioni INPS nella circolare n. 103 del 26 settembre 2022

La circolare INPS n. 103-2022 ripercorre la disciplina dell'indennità una tantum soffermandosi anzitutto sull'individuazione dei beneficiari:

  • lavoratori iscritti alla gestione speciale dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani, istituita presso l’INPS ai sensi dell’articolo 3 della legge 4 luglio 1959, n. 463;
  • lavoratori iscritti alla gestione speciale dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali, istituita presso l’INPS ai sensi dell’articolo 5 della legge 22 luglio 1966, n. 613;
  • lavoratori iscritti alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri, istituita ai sensi dell’articolo 6 della legge 26 ottobre 1957, n. 1047, compresi gli imprenditori agricoli professionali iscritti alla predetta gestione;
  • pescatori autonomi di cui alla legge 13 marzo 1958, n. 250, recante “Previdenze a favore dei pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne”, che istituisce, tra l’altro, tutele previdenziali a favore delle persone che esercitano la pesca quale esclusiva o prevalente attività lavorativa, quando siano associate in cooperative o compagnie e rapporto di lavoro autonomo oppure esercitino tale attività per proprio conto, senza essere associate in cooperative o compagnie;
  • liberi professionisti iscritti alla Gestione separata dell’INPS, di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, quali soggetti che esercitano per professione abituale, ancorché non esclusiva, attività di lavoro autonomo, di cui al comma 1 dell’articolo 53 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, ivi compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici.

A questi si aggiungono, inoltre, i lavoratori iscritti in qualità di coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, esercenti attività commerciali, coltivatori diretti coloni e mezzadri.

In secondo luogo, l'Istituto va a precisare misura e requisiti di accesso al bonus che è pari a 200 euro per i lavoratori che nell’anno di imposta 2021 hanno percepito un reddito non superiore a 35mila euro, ma superiore a 20mila, con integrazione di 150 euro, per un totale di 350 euro, in favore dei lavoratori interessati che, nell’anno d’imposta 2021, hanno percepito un reddito complessivo non superiore a 20mila euro.

Confermata la scadenza del 30 novembre 2022 per la presentazione delle domande, con un importante chiarimento:

  • in caso di doppia iscrizione, sia ad una gestione previdenziale dell'INPS che a una degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza, la domanda dovrà essere presentata esclusivamente all’Istituto nazionale;
  • nel caso in cui il lavoratore sia iscritto unicamente ad altri enti di previdenza obbligatoria, l’istanza dovrà essere indirizzata a questi ultimi.

Per la trasmissione delle istanze all'INPS, oltre all'invio dal portale web, autonomamente o attraverso gli Istituti di Patronato, è ammessa anche la richiesta di indennità tramite il servizio di Contact Center Multicanale.

Per approfondire: Come funziona il bonus 150 euro nel decreto Aiuti ter?