Finanziamenti fino a 75mila euro per lavoro autonomo e imprenditorialità

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|18 gennaio 2022Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
La legge di Bilancio 2022 ha aggiornato la disciplina del microcredito, innalzando la soglia di 40mila attualmente prevista per le operazioni di lavoro autonomo e di microimprenditorialità. Fondo garanzia PMI: pronta la circolare MCC sulle novità della Manovra 2022

Oltre a innalzare a 75 mila euro l'importo concedibile nell'ambito del microcredito imprenditoriale, la manovra 2022 autorizza gli intermediari di microcredito a concedere finanziamenti a società a responsabilità limitata senza l'obbligo di assistenza di garanzie reali, fino a un massimo di 100mila euro. Ulteriori novità, che verranno disciplinate da appositi provvedimenti del MEF, riguardano la durata dei prestiti e l'esclusione delle limitazioni riguardanti i ricavi, il livello di indebitamento e l'attivo patrimoniale dei soggetti finanziati.

Microcredito, cos'è

Nell'ambito della riforma del Titolo V del Testo Unico Bancario il decreto legislativo n. 141 del 13 agosto 2010 ha previsto una specifica disciplina per i soggetti che si occupano esclusivamente di microcredito, cioè della concessione di finanziamenti di importo limitato a favore di soggetti non "bancabili" al fine di favorirne l'inclusione sociale e finanziaria.

Tali soggetti possono essere persone fisiche, ma anche società di persone, società a responsabilità limitata semplificata e associazioni.

Due le tipologie di microfinanziamenti previsti:

  • il microcredito per la microimprenditorialità, destinato al lavoro autonomo ed alla microimpresa, che può essere concesso entro l'importo massimo di 40mila euro,
  • il microcredito sociale, finalizzato a soddisfare bisogni primari di carattere economico e sociale, per cui è previsto un ammontare massimo di 10.000 euro.

Il microcredito nella legge di Bilancio 2022

La prima novità introdotta dalla legge di Bilancio 2022 (alla lettera a) del comma 914) è l'innalzamento da 40mila a 75mila euro dell’importo massimo di credito concedibile per le operazioni di lavoro autonomo e di microimprenditorialità, fermo restando che il finanziamento deve essere assistito da garanzie reali.

In secondo luogo, la manovra semplifica la concessione di tale tipologia di finanziamenti, eliminando la condizione secondo la quale i prestiti concessi in regime di microcredito devono essere finalizzati all'avvio o allo sviluppo di iniziative imprenditoriali o all'inserimento nel mercato del lavoro. Resta fermo l’obbligo di accompagnare i finanziamenti con servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio dei soggetti finanziati.

Infine, gli intermediari di microcredito vengono autorizzati a concedere finanziamenti a società a responsabilità limitata senza l’obbligo di assistenza di garanzie reali, nell’importo massimo di 100mila euro.

Le disposizioni attuative sono affidate al Ministero dell'Economia e delle finanze che, sentita la Banca d'Italia, dovrà disciplinare i requisiti concernenti i beneficiari e le forme tecniche dei finanziamenti prevedendo comunque una durata dei prestiti non superiore a quindici anni. Nel disciplinare i limiti oggettivi alle condizioni economiche applicate e all'ammontare massimo dei singoli finanziamenti, il MEF dovrà inoltre escludere qualunque tipo di limitazione riguardante i ricavi, il livello di indebitamento e l’attivo patrimoniale.

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