PON Imprese 2014-2020: le opportunità di finanziamento ancora aperte

|Novità|17 aprile 2019

FinanziamentiDai Contratti di sviluppo agli Accordi per l'innovazione, passando per Smart&Start Italia, ecco le opportunità di finanziamento ancora aperte a valere sul PON Imprese e Competitività 2014-2020.

Fondi europei – come gestire i progetti finanziati dal PON Imprese

Con una dotazione di oltre 3 miliardi di euro, il PON I&C mira a promuovere la competitività delle piccole e medie imprese italiane e a rafforzarne la presenza sui mercati internazionali, a stimolare gli investimenti in ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione, a migliorare l’accesso e l’utilizzo delle tecnologie ICT e a sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

Diverse le misure attivate nell'ambito del Programma, gestito dal Ministero dello Sviluppo economico con l’assistenza tecnica di Invitalia, di cui dieci ancora accessibili.

Contratti di sviluppo Innovazione

Obiettivo della misura è sostenere investimenti produttivi strategici di grandi dimensioni che prevedono programmi di ricerca, sviluppo e innovazione, con un investimento complessivo minimo richiesto di 20 milioni di euro.

L'entità delle agevolazioni varia in relazione alla dimensione delle imprese, in particolare:

  • per le piccole imprese: 70% per le spese di ricerca industriale, 45% per i progetti di sviluppo sperimentale, 50% per i progetti di innovazione;
  • per le medie imprese: 60% per le spese di ricerca industriale, 35% per i progetti di sviluppo sperimentale, 50% per i progetti di innovazione;
  • per le grandi imprese: 50% per le spese di ricerca industriale, 25% per i progetti di sviluppo sperimentale, 15% per i progetti di innovazione.

Contratti di sviluppo PMI

La misura sostiene progetti di investimento di grandi dimensioni con ricadute positive per le piccole e medie imprese del territorio di tutti i settori produttivi, incluso quello della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. L’investimento complessivo minimo richiesto è di 20 milioni di euro, ma scende a 7,5 milioni per attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

I progetti possono riguardare investimenti di tipo industriale, turistico o di tutela ambientale e in base alla tipologia possono essere finanziati con contributi a fondo perduto in conto impianti o alla spesa, finanziamenti agevolati e contributi in conto interessi.

Contratti di sviluppo Tutela ambientale

In questo caso le agevolazioni sono destinate esclusivamente alle imprese delle Regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia che vogliono realizzare investimenti per ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas che alterano il clima. Sono esclusi i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.

Anche in questo caso l'investimento minimo è fissato a 20 milioni di euro (7,5 milioni di euro per le attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) e le agevolazioni possono essere concesse in forma di contributi a fondo perduto in conto impianti o alla spesa, finanziamenti agevolati e contributi in conto interessi.

PON Imprese - Photo credit: Invitalia

Accordi per l'innovazione

Si tratta di una procedura negoziale diretta al finanziamento di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti attraverso lo sviluppo delle tecnologie identificate dal Programma UE Horizon 2020.

I progetti di R&S possono essere proposti da imprese di qualsiasi dimensione, anche in forma congiunta tra loro e/o con organismi di ricerca, devono prevedere spese comprese tra 5 milioni e 40 milioni di euro e avere una durata non superiore a 36 mesi.

Al finanziamento dei progetti concorrono generalmente anche risorse delle Regioni e delle Province autonome interessate, ma il Ministero può procedere alla definizione dell’Accordo per l’innovazione anche in assenza di tale cofinanziamento.

Accordi per l'innovazione nei settori Fabbrica intelligente, Agrifood e Scienze della Vita

La procedura negoziale degli Accordi per l'innovazione è una delle due modalità di accesso al bando per il finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo promossi nell'ambito delle aree tecnologiche Fabbrica intelligente, Agrifood e Scienze della vita della Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente.

Il bando prevede infatti la procedura a sportello per i progetti di minori dimensioni e gli Accordi per l'innovazione per quelli con costi ammissibili compresi tra 5 e 40 milioni di euro. Esaurite le risorse per le altre linee di intervento, è ancora possibile presentare domanda per i soli progetti relativi ai settori Fabbrica intelligente e Scienze della vita ricadenti nelle Regioni in transizione, cioè Abruzzo, Molise e Sardegna.

Le agevolazioni possono essere concesse nella forma del contributo alla spesa e del finanziamento agevolato a imprese di qualsiasi dimensione e centri di ricerca.

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Smart&Start Italia

Con risorse per 39,5 milioni di euro il PON Imprese contribuisce all’incentivo dedicato alla nascita di nuove imprese che puntano su innovazione, utilizzo delle tecnologie digitali e valorizzazione dei risultati della ricerca. Alle agevolazioni sono ammessi i programmi di spesa di importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro per l'acquisizione di beni di investimento e i costi di gestione aziendale.

I finanziamento a tasso zero coprono il 70% delle spese ammissibili, soglia che sale all'80% in caso di società interamente costituita da donne o da under 36 o che preveda la presenza di almeno un esperto con titolo di dottore di ricerca da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all'estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.

Per le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia è previsto anche un contributo a fondo perduto pari al 20% del mutuo.

Credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno

Le risorse del PON I&C finanziano anche il credito d’imposta dedicato alle piccole e medie imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

L'intensità dell'agevolazione è pari al 20% delle spese per le piccole imprese, al 15% per le medie e al 10% per le grandi.

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Piano Export Sud 2

Attuato dall’ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, PES 2 prosegue l'esperienza del precedente Piano Export Sud per le Regioni della Convergenza.

Previste misure di accompagnamento alle imprese, iniziative di informazione e attività promozionali da realizzarsi in Italia e all’estero a favore delle PMI localizzate nelle Regioni meno sviluppate (Calabria, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia) e in transizione (Abruzzo, Molise, Sardegna).

Macchinari innovativi

La misura sostiene gli investimenti delle micro, piccole e medie imprese e dei professionisti delle Regioni meno sviluppate coerenti con il piano nazionale Impresa 4.0 e con la Strategia nazionale di specializzazione intelligente.

Le agevolazioni consistono in un contributo in conto impianti pari al 35% delle spese e in un finanziamento agevolato pari al 40% per le imprese di micro e piccola dimensione, mentre per quelle di media dimensione il contributo copre fino al 25% delle spese e il finanziamento agevolato il 50%.

Lo sportello è chiuso dal 1° febbraio, ma resta aperta la linea di finanziamento dedicata ai programmi che utilizzano tecnologie per un manifatturiero sostenibile.

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Legge 181-89 Area di crisi industriale di Gela

L'intervento del PON Imprese è previsto anche in relazione agli interventi della legge 181 del 1989 per la riqualificazione delle aree di crisi industriale. In questo momento è attivo il bando dedicato alla realizzazione di iniziative imprenditoriali nel territorio dell’area di crisi complessa di Gela, cui sono destinati, oltre ai 15 milioni a valere sul PON I&C, anche 10 milioni messi a disposizione dalla Regione Sicilia.

I programmi di investimento produttivo e/o per la tutela ambientale, e i programmi occupazionali finalizzati ad incrementare il numero degli addetti dell’unità produttiva oggetto degli interventi, devono prevedere complessivamente spese non inferiori a 1,5 milioni di euro. Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato.