Presentati alla Camera i risultati del 2017 e le linee guida per il 2018 del Piano nazionale Industria 4.0.
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> Industria 4.0 – verso proroga di super e iper ammortamento
Ad un anno dal lancio del Piano nazionale Industria 4.0, il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, insieme al Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Valeria Fedeli e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, hanno presentato alla Camera i risultati 2017 e le linee guida 2018 del Piano, insieme agli obiettivi previsti per il periodo 2017-2020.
La presentazione è stata preceduta dalla riunione della Cabina di Regia Industria 4.0 a cui prendono parte le istituzioni nazionali e locali, le associazioni di categoria, i sindacati e il mondo accademico.
Risultati 2017
Nel corso del primo semestre del 2017 l'attuazione del Piano ha consentito il raggiungimento di una serie di risultati.
Grazie all'iperammortamento, al superammortamento e alla Nuova Sabatini è stato registrato un aumento complessivo del 9% per gli ordinativi interni con riferimento ai beni strumentali, con picchi dell'11,6% per macchinari e altri apparecchi.
Dati positivi anche per la spesa in ricerca e sviluppo delle imprese, che possono contare sul credito di imposta per R&S e sul patent box. Su 68mila aziende intervistate ben 24mila spendono in R&S&I e oltre 11mila hanno sperimentato un aumento della spesa.
Inoltre, per 11mila e 300 aziende prese in analisi nel 2017 è previsto un aumento del 10-15% della spesa per attività di ricerca, sviluppo e innovazione.
Per quanto riguarda la banda ultra larga sono stati stanziati interventi pubblici pari a 3,5 miliardi di euro per infrastrutture e per incentivi al fine di raggiungere gli obiettivi di copertura al 2020.
Guardando al Fondo di Garanzia nei primi 8 mesi 2017 è stato registrato un aumento dell'importo garantito del +10,7%.
In merito ai contratti di sviluppo, al 1° settembre 2017 i contratti finanziati sono 102, di cui 88 al Sud e 14 al Centro-Nord. Le agevolazioni ammontano a circa 1,9 miliardi di euro, con più di 53mila posti di lavoro creati/salvaguardati.
Per la costituzione dei competence center, invece, sono stati registrati ritardi, ma Calenda ha annunciato l'apertura di un apposito bando entro la fine 2017. Scopo del bando è selezionare 4-5 poli di eccellenza che offriranno servizi e assistenza alle imprese innovative.
Le risorse messe a diposizione per i centri di competenza per il 2017 dalla legge di bilancio ammontano a 20 milioni di euro, mentre altri 10 milioni sono previsti per il 2018.
Durante il primo trimestre dell'anno la crescita degli investimenti early stage non è stata elevata (+2%), ma sono state definite azioni correttive con il supporto di Cassa Depositi e Prestiti:
- ITAtech, piattaforma di investimento per catalizzare la commercializzazione e l’industrializzazione di idee ed invenzioni ad alto contenuto tecnologico;
- AccelerateIT, programma di investimento a supporto di idee innovative e start-up in fase di incubazione/accelerazione;
- Tech Growth, nuovo fondo di investimento dedicato ad investimenti in iniziative high tech e innovative nel segmento del later stage venture capital;
- FoF VC principale finanziatore di fondi di venture capital esistenti e di nuova costituzione.
Lavoro 4.0
Sul fronte delle competenze e del lavoro 4.0 il Piano nazionale prevede varie azioni:
- per chi studia: apprendistato duale;
- per i NEET: Garanzia Giovani e Crescere in Digitale;
- per chi lavora: formazione continua, politiche attive del lavoro e incentivi in formazione su tematiche Industria 4.0.
In merito all'apprendistato duale, dai primi dati della sperimentazione emerge che 21.297 giovani sono stati inseriti nei percorsi di istruzione e formazione professionale, le assunzioni con l’apprendistato di primo livello sono state 10.612, mentre 1.120 sono gli apprendistati di alta formazione e ricerca. Il contributo per il tutoraggio in azienda può arrivare fino a 3mila euro.
Il progetto Crescere in Digitale, invece, è un intervento di formazione rivolto ai giovani che vogliono acquisire competenze digitali da sperimentare in azienda. Il progetto, realizzato in collaborazione con Google ed Unioncamere, in meno di due anni ha coinvolto quasi 105mila partecipanti e oltre 6.500 imprese.
Per quanto riguarda la formazione dei lavoratori il Governo intende aumentare la spesa nel periodo 2018-2020 introducendo un apposito incentivo. Nel dettaglio si tratta di un credito di imposta per la formazione 4.0, applicabile solo alle spese relative ai costi del personale che ha sostenuto corsi di formazione sulle tematiche previste - vendita e marketing, informatica, tecniche e tecnologie di produzione - con focus su almeno una tecnologia Industria 4.0 e pattuiti attraverso accordi sindacali.
Obiettivi 2017-2020
Investimenti innovativi
- incremento investimenti privati da 80 a 90 miliardi di euro nel 2017-2018: oltre 10 miliardi di euro;
- spesa privata in R&S&I con maggiore focus su tecnologie Industria 4.0 nel periodo 2017-2020: oltre 11,3 miliardi di euro;
- volume investimenti privati early stage mobilitati nel periodo 2017-2020: più di 2,6 miliardi di euro;
Competenze
- 200.000 studenti universitari e 3.000 manager specializzati su temi Industria 4.0;
- studenti iscritti ad Istituti Tecnici Superiori su temi Industria 4.0: +100%;
- 1.400 dottorati di ricerca con focus su Industria 4.0;
- Competence Center nazionali.
Infrastrutture abilitanti
- 100% delle aziende italiane connesse a 30Mbps entro il 2020;
- 50% delle aziende italiane connesse a 100Mbps entro il 2020;
- 6 consorzi in ambito standard IoT presidiati in aggiunta ai tavoli istituzionali a partire dal 2017.
Strumenti pubblici di supporto
- riforma e rifinanziamento del Fondo di Garanzia: oltre un miliardo di euro;
- contratti di sviluppo focalizzati su investimenti Industria 4.0: oltre un miliardo di euro;
- forte investimento su catene digitali di vendita (Piano Made in Italy): più di 0,1 miliardi di euro;
- scambio salario – produttività.
Il Ministro Calenda ha dichiarato che a fronte dei risultati riscontrati sui principali indicatori manifatturieri, nel 2018 verranno "rifinanziate le principali misure previste nel primo anno, rivedendo le aliquote e i perimetri degli incentivi, compatibilmente con le risorse di finanza pubblica disponibili".
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