La Regione presenta le linee guida del programma di interventi per l’internazionalizzazione, da 15 milioni di euro.
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4 principi di base, 15 milioni di euro a disposizione, 2 modalità di assegnazione dei fondi. Sono i numeri del programma per l’internazionalizzazione del sistema produttivo della Regione Lazio 2016-2017, presentato dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico Guido Fabiani alla presenza del sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto.
Le linee guida del programma di interventi sono state formulate in continuità con i precedenti (elaborati nel 2014), ma sono caratterizzati anche da elementi di novità, frutto di un processo di monitoraggio delle azioni già svolte e di una stretta interazione con la Smart Specialization Strategy del Lazio e con la politica di reindustrializzazione varata dalla Regione.
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Il programma si basa su 4 principi fondamentali:
- Internazionalizzazione come acceleratore dell’innovazione e come mezzo per aumentare la competitività complessiva dell’industria laziale;
- Complementarietà con gli altri programmi nazionali e regionali, attraverso una sempre maggiore interazione con i progetti di Governo, Ice e Conferenza delle Regioni;
- Networking internazionale e “diplomazie economiche” per facilitare l’accesso delle imprese laziali ai mercati attraverso la costruzione di rapporti economici duraturi con i partner internazionali;
- Approccio partecipativo per tenere conto delle esigenze di tutte le imprese, quelle già presenti sui mercati internazionali e quelle che vi si affacciano per la prima volta.
La dotazione complessiva è di 15 milioni di euro, di cui 10 milioni provenienti dai fondi europei e i restanti 5 milioni da fondi regionali. Risorse che verranno assegnate secondo due distinte modalità:
- 11 milioni saranno utilizzati per realizzare interventi diretti per le imprese,
- 4 milioni andranno a interventi indiretti, destinati al sistema produttivo nel suo complesso.
Contributi alle imprese
Per quanto riguarda gli interventi diretti, sono previsti due avvisi pubblici rivolti alle imprese, entrambi con una dotazione sostanzialmente equivalente e finanziati con i fondi del POR FESR 2014-2020 e regionali.
Il primo bando è pensato per sostenere progetti di internazionalizzazione promossi dal sistema imprenditoriale, vale a dire dalle imprese in forma singola e/o associata al fine di rafforzare la presenza sui mercati internazionali.
Il secondo bando è pensato per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di servizi di internazionalizzazione, e metterà a disposizione delle PMI fornitori accreditati per competenze ed esperienze che offrano servizi coerenti con le priorità regionali, assegnando contributi per acquistare servizi di internazionalizzazione da operatori qualificati ed accreditati (service provider specializzati nell’internazionalizzazione, infrastrutture e centri di ricerca qualificati del Lazio).
Interventi di promozione a regia regionale
Per quanto riguarda gli interventi indiretti, si tratta di azioni a regia regionale finalizzate a una promozione del sistema produttivo laziale nel suo complesso, e saranno finanziate interamente con fondi del bilancio regionale.
Più nello specifico, gli interventi indirette si articolano in 5 linee d’azione:
- Azioni promozionali per il riposizionamento competitivo, con un’attenzione prioritaria ai settori: agroalimentare; aerospazio e sicurezza; bioscienze; ICT; Industrie culturali, creative, dell’audiovisivo, dell’editoria e del turismo; design, moda e italian style (incluso l’artigianato artistico); tecnologie delle costruzioni, restauro e recupero; economia del mare; green economy; automotive;
- Formazione di competenze specifiche a servizio dell’internazionalizzazione delle imprese laziali, rifinanziando il Master Corce-Lazio promosso assieme all’Ice e individuando strumenti per promuovere il miglioramento delle competenze del personale delle imprese;
- Diplomazie economiche, approfondendo rapporti di medio periodo già avviati con partner strategici per le imprese laziali, tra cui: Germania (Sassonia) per aerospazio, energia, microelettronica, ICT, bioscienze, mobilità intelligente; Francia per audiovisivo e industria culturale; Africa Sub-sahariana (Angola e Sudafrica); Kazakistan per il settore aerospazio ed energia, in vista della partecipazione ad EXPO Astana 2017; Brasile per le industrie audiovisive con particolare riferimento alle co-produzioni e post-produzioni; Cina (in specie le amministrazioni di Tianjin e Chongqing) per iniziative legate sia all’innovazione tecnologica che ai settori più tradizionali del Made in Italy; Sud-est asiatico (in specie Malesia, Taiwan e Vietnam) per i settori dell’audiovisivo, della valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, delle smart city e dell’aerospazio;
- Attrazione di investimenti esteri (la vera novità rispetto al programma precedente). Per perseguire questo obiettivo, si prevedono una serie di azioni tra cui: creazione di un catalogo degli investimenti realizzabili nel Lazio da presentare a potenziali investitori esteri; partecipazione a fiere ed eventi di networking internazionale anche attraverso le iniziative Ice; roadshow tematici/multisettore in cui presentare l’eccellenza industriale laziale; cooperazione scientifica bilaterale con Paesi che presentino specifiche eccellenze;
- Governance di sistema, ovvero l’orientamento e formazione per le PMI e le azioni di networking e diffusione delle opportunità.