Project financing - MEF presenta convenzione tipo

|Novità|24 novembre 2015

Entro sei mesi l'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) adotterà il nuovo strumento e lo diffonderà tra le stazioni appaltanti italiane

Author: Palazzochigi / photo on flickr

Il project financing riparte dalla standardizzazione delle procedure. E’ questo l’obiettivo della convenzione tipo per i contratti di concessione e gestione delle opere pubbliche, presentata formalmente oggi al Ministero dell’Economia. Il testo è stato preparato da un tavolo che ha coinvolto diversi soggetti negli ultimi mesi, dai Comuni a Palazzo Chigi, e sarà adottato dall’Anac nei prossimi anni come riferimento base per la sottoscrizione di tutti i nuovi contratti. Cercando di superare alcuni problemi storici del partenariato pubblico-privato (PPP) in Italia, come il corretto equilibrio economico finanziario delle convenzioni o la trasparenza nei rapporti tra pubblico e privato.

Il lavoro del tavolo del MEF

Al tavolo interistituzionale, costituito presso il MEF, hanno partecipato l’Anac, la Ragioneria generale dello Stato, la Presidenza del Consiglio, il Ministero delle Infrastrutture, l’Anci e la Conferenza delle Regioni. La convenzione tipo ha stabilito una serie di paletti che hanno l’obiettivo di risolvere problematiche storiche del project financing in Italia, portando una nuova diffusione di questo strumento sul mercato.

L'equilibrio economico

In questo senso, il pezzo fondamentale della convenzione tipo riguarda certamente la questione dell’equilibrio economico finanziario di queste tipologie di contratto. Nel settore, infatti, esiste storicamente il problema del corretta ripartizione dei rischi: troppo spesso le concessioni sono sbilanciate a favore dei soggetti privati e, di fatto, risultano essere dei finti PPP. Per questo motivo, lo schema tipo àncora il contratto ad alcuni indicatori finanziari predeterminati ed elimina la possibilità (diventata una consuetudine) di ridiscutere il contratto nelle sue linee fondamentali, dopo la sottoscrizione. Una criticità spesso sottolineata anche dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio.

Gli affidamenti a terzi

Non si tratta dell’unica questione affrontata dalla convenzione tipo. Molti interventi sono legati al tema della trasparenza. In questo senso viaggia l’intervento sugli affidamenti a terzi: dovranno passare da contratti di appalto, con l’applicazione di istituti previsti dalla legge, come il subappalto, rispettando così il mercato. Seguendo la stessa linea, la direzione lavori nella convenzione tipo viene attribuita al concedente, dal momento che le opere devono essere utilizzate dalla pubblica amministrazione.

Gli obblighi di trasparenza

Gli obblighi di trasparenza, però, non riguarderanno solo il privato. Un altro importante passaggio della convenzione, infatti, stabilisce che andranno fissate penali per i ritardi in fase di progettazione da parte della PA. Sarà possibile abbatterle se il tempo perso verrà recuperato in fase di realizzazione dei lavori. Andranno anche limitati i lavori svolti direttamente dai soci della società di progetto. Nulla si dice, invece, della cessione di quote della società una volta conclusi i lavori.

I tempi di adozione

L’adozione formale di questo schema passa adesso da un periodo di consultazione pubblica. Per sei mesi il testo sarà sottoposto alle osservazioni degli operatori del settore. Al termine di questo periodo, l’Autorità anticorruzione di Raffaele Cantone adotterà la convenzione tipo e comincerà a diffonderla tra le pubbliche amministrazioni. In questo modo si cercherà di aumentare l’uniformità dei contratti, soprattutto a livello locale, dove le competenze dei funzionari degli uffici gare sono spesso minori.

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Aggiornamento: il Gruppo inter-istituzionale sul Partenariato Pubblico-Privato coordinato dal MEF ha lanciato una consultazione pubblica online sulla “Guida alle Pubbliche Amministrazioni per la redazione di un Contratto di Concessione di Progettazione, Costruzione e Gestione di Opere Pubbliche mediante Società di Progetto". I contributi devono essere inviati entro il 29 aprile 2016.

Link
Consultazione pubblica