La Commissione europea ha approvato 15 progetti italiani nel settore dei trasporti nell'ambito dei primi inviti a presentare proposte a valere sul Meccanismo per collegare l'Europa, o Connecting Europe Facility (CEF). Con un miliardo e 158 milioni di euro, l'Italia si piazza al terzo posto, dopo Germania e Francia, per ammontare dei finanziamenti Ue ottenuti. In autunno verrà pubblicato un nuovo bando da 7 miliardi di euro.
I progetti italiani
Il Connecting Europe Facility (CEF), noto in italiano come Meccanismo per collegare l'Europa, è lo strumento europeo che sostiene gli investimenti infrastrutturali nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell'energia e dispone complessivamente di risorse per circa 30 miliardi di euro per il periodo 2014-2020.
Fra i progetti più attesi approvati dalla Commissione, la linea ferroviaria Torino-Lione, per cui Italia e Francia avevano chiesto un confinanziamento Ue di 1,2 miliardi di euro, pari al 40% degli oltre 3 miliardi necessari, secondo le stime, per i lavori di costruzione della linea ad alta velocità nel settennato in corso, quindi fino al 2020. Bruxelles ha approvato per ora la concessione di finanziamenti fino a un massimo di 813 milioni 781mila euro, da suddividere fra i due paesi, per la realizzazione del tunnel di base del Moncenisio.
A un altro progetto chiave dell'Italia, relativo agli studi e ai lavori per la realizzazione del Tunnel di Base del Brennero, Bruxelles ha concesso un finanziamento di un miliardo e 181 milioni di euro, da suddividere con l'Austria. Per gli studi sul Brennero Italia e Austria prevedono di spendere 605,7 milioni per progetti e cunicoli pilota, con una copertura Ue al 50% (302,8 milioni di euro), di cui la metà per l’Italia (151 milioni di euro). Per la parte relativa ai lavori, sempre sul Brennero, l'Ue finanzia con il CEF 878,6 milioni di euro, pari al 40% della spesa, di cui 439 milioni di euro a beneficio della parte italiana.
Segue, in termini di finanziamenti concessi all'Italia, il potenziamento della Milano-Chiasso, che ha ottenuto fino a un massimo di 40 milioni e 903mila euro dall'Ue.
Gli altri progetti italiani selezionati sono:
- l'implementazione del corridoio Rotterdam-Genova: 13,6 milioni di euro,
- uno studio per le autostrade del mare (Gainn4core): 13 milioni e 159mila euro,
- il miglioramento della navigabilità del Po: 9 milioni e 282 mila euro,
- soluzioni ambientali per il porto di Genova: 4 milioni e 651mila euro,
- il rafforzamento del collegamento ferroviario da Malpensa: 2 milioni,
- il miglioramento del terminal per i container dell'interporto di Padova: 3,4 milioni.
Fra i progetti europei in cui è prevista anche la partecipazione italiana rientrano:
- il rafforzamento del Corridoio mediterraneo per le merci verso la Croazia (con un finanziamento Ue fino a un massimo di 2,4 milioni),
- due progetti per la gestione dello spazio aereo (fino a circa 245 milioni da suddividere con altri paesi europei),
- uno studio per la creazione di una piattaforma europea per l'ottimizzazione dello scambio di informazioni per i trasporti stradali (fino a 7,4 milioni di euro, anche in questo caso da suddividere) e uno studio sui suoi sistemi di comunicazione (finanziato fino a 1,2 milioni di euro).
Escluso dall'accesso ai fondi Ue, invece, il progetto del Terzo valico (i Giovi) tra Liguria e Piemonte.
La lista dei progetti selezionati da Bruxelles verrà trasmessa agli Stati membri e al Parlamento europeo e dovrebbe ottenere il via libera finale da parte della Commissione il 10 luglio.
Italia terza per ammontare dei finanziamenti
13,1 miliardi di euro. A tanto ammontano i finanziamenti approvati da Bruxelles, da destinare a 276 progetti di trasporto selezionati nell'ambito dei primi inviti a presentare proposte del Meccanismo per collegare l'Europa. L'investimento Ue consentirà di sbloccare ulteriori cofinanziamenti pubblici e privati, per un importo complessivo di 28,8 miliardi.
Con oltre 700 proposte ricevute, la risposta alle call lanciate nel settembre 2014 è stata di tre volte superiore all'offerta. La Commissione europea ha selezionato i progetti con il più alto valore aggiunto europeo, cercando di garantire allo stesso tempo una distribuzione equilibrata sia dal punto di vista geografico sia tra le diverse modalità di trasporto.
L'Italia, con un miliardo e 158 milioni di euro, si piazza al terzo posto, dopo Germania e Francia, per ammontare dei finanziamenti concessi da Bruxelles.
Tra i progetti beneficiari figurano alcune iniziative faro, quali:
- Rail Baltica, uno dei progetti prioritari nell’ambito delle reti transeuropee di trasporto Ten-T, che prevede un collegamento ferroviario continuo da Tallinn a Varsavia, passando per Riga e Kaunas. Si stima che il percorso possa essere completato entro il 2024 (oltre 442 milioni di euro di finanziamenti Ue),
- la via navigabile interna Senna-Schelda (979 milioni e 686mila euro),
- la realizzazione delle linea ferroviaria Wendlingen - Ulm (432 milioni e 869mila euro).
La sovvenzione concessa dall'Ue copre dal 20% all'85% del costo degli investimenti, a seconda del tipo di progetto.
In autunno, ha annunciato la commissaria Ue ai Trasporti Violeta Bulc, ci sarà un secondo bando per un ammontare complessivo di circa 7 miliardi.
Photo credit: Peter Ras / Foter / CC BY-NC-SA