Il Parlamento europeo ha approvato il Connecting Europe Facility, che nel settennato 2014-2020 finanzierà, con circa 30 miliardi di euro, nuove infrastrutture nei settori dei trasporti, dell'energia e delle telecomunicazioni.
Connecting Europe Facility
Lo strumento - in italiano Meccanismo per collegare l'Europa - sostiene l'attuazione di progetti di interesse comune che mirano allo sviluppo e alla costruzione di nuove infrastrutture e servizi, o al miglioramento di quelli esistenti, nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell'energia.
La priorità è assegnata ai collegamenti mancanti nel comparto dei trasporti e ai progetti con un valore aggiunto a livello europeo e significativi benefici per la società che non ricevono finanziamenti adeguati dal mercato.
La dotazione complessiva del Connecting Europe Facility - pari a circa 33 miliardi di euro a prezzi correnti (29,3 miliardi a prezzi del 2011) - è così ripartita:
- 26,2 miliardi di euro (23,2 miliardi di euro a prezzi del 2011) per il settore dei trasporti, al fine di migliorare i collegamenti transfrontalieri,
- 5,8 miliardi di euro (5,1 miliardi a prezzi del 2011) per il settore dell'energia, con l'obiettivo di modernizzare e ampliare le infrastrutture energetiche e di aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti,
- 1,1 miliardi di euro (un miliardo a prezzi del 2011) per le telecomunicazioni, per stimolare lo sviluppo delle reti a banda larga e dei servizi digitali.