Con la circolare n. 10-2015 MedioCredito Centrale ha previsto l'adeguamento del Fondo Centrale di garanzia per le PMI all’Accordo per il credito 2015 che, in linea con le iniziative intraprese negli anni scorsi, prevede la sospensione e l'allungamento dei finanziamenti concessi alle imprese.
Accordo per il credito 2015
L'Accordo per il credito 2015, che coinvolge l'Associazione bancaria italiana (ABI) e le principali organizzazioni imprenditoriali, prevede tre iniziative a favore delle imprese in bonis, cioè che non abbiano posizioni debitorie classificate come “sofferenze”, “inadempienze probabili” o esposizioni scadute e/o sconfinanti da oltre 90 giorni:
- Imprese in Ripresa, che permette di sospendere la quota capitale delle rate di mutui e leasing o di allungare il piano di ammortamento dei mutui e le scadenze del credito a breve termine e del credito agrario;
- Imprese in Sviluppo, che è diretta al finanziamento dei progetti imprenditoriali di investimento delle PMI e al rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese;
- Imprese e PA, che riguarda lo smobilizzo dei crediti vantati dalle PMI nei confronti della Pubblica amministrazione.
L'iniziativa Imprese in Sviluppo, in particolare, rinnova nel quadro dell'Accordo per il credito 2015 l'impegno già assunto negli anni scorsi con 'Progetti Investimenti Italia' e dispone di un totale di 10 miliardi di euro a valere sui plafond individuali costituiti dalle banche aderenti utilizzando la provvista acquisita dalla Banca centrale europea (BCE) o da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), oppure attraverso altri canali di finanziamento competitivi, in modo da praticare all’impresa condizioni di accesso al credito vantaggiose.
Secondo l'ultima rilevazione effettuata dall'ABI, al 30 aprile 2015 risultavano accolte 19.307 domande di finanziamento in relazione alla linea d'azione Imprese in Sviluppo, per un controvalore erogato di 5,6 miliardi di euro.
L'incidenza dei finanziamenti di durata superiore a tre anni risultava pari al 73,2%, mentre la quota delle domande accolte coperte dal Fondo di garanzia per le PMI, dall’ISMEA, da SACE o dai Confidi rappresentava il 18,3%.
Quanto ai settori, fa sapere ancora l'ABI, i finanziamenti riguardavano:
- per il 40,6% imprese del settore ‘industria’;
- per il 29,5% imprese del settore ‘commercio e alberghiero’;
- per il 7,7% imprese del settore ‘artigianato’;
- per il 4,7% imprese del settore ‘edilizia e opere pubbliche’;
- per il 3,8% imprese del settore ‘agricoltura’;
- per il restante 13,7% aziende del comparto ‘altri servizi’.
Circolare MCC n. 10-2015
La circolare n. 10-2015 di MCC stabilisce la proroga automatica della scadenza della garanzia del Fondo per tutte le operazioni che beneficiano della sospensione o dell’allungamento della durata nell'ambito dell’Accordo per il credito 2015.
Per proroga automatica si intende il fatto che la garanzia del Fondo viene estesa senza ulteriori valutazioni da parte del Consiglio di gestione, senza alcuna comunicazione all'impresa di accoglimento della domanda, nè commissioni aggiuntive.
Le PMI devono limitarsi ad inviare a MedioCredito Centrale una comunicazione di variazione della durata dell'operazione, utilizzando l’allegato 13 sexies predisposto da MCC, entro sei mesi dalla data della delibera di allungamento o sospensione del prestito da parte del soggetto finanziatore.
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Fondo Garanzia PMI: operativa Sezione speciale Informazione ed Editoria
Microcredito - Circolare MCC 8-2015, operativo intervento Fondo di garanzia PMI
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