Sardegna: Flexicurity, risorse per lavoratori in uscita da ammortizzatori sociali
La Regione ha stanziato oltre 26 milioni di euro per interventi in ambito di Flexicurity, riqualificazione e formazione di personale espulso dal mercato del lavoro.
L'obiettivo dell’intervento è avviare politiche attive per i lavoratori in uscita dagli ammortizzatori sociali.
Sono previsti tre assi prioritari:
- assicurare sostenibilità sociale alla perdita dell'impiego e continuità di reddito;
- ridurre i tempi di lontananza dal mondo del lavoro;
- favorire l'acquisizione di competenze utili a sostenere nel tempo le opportunità occupazionali.
Lo strumento più importante individuato dalla Regione è quello dei tirocini di sei mesi. La spesa a carico dell'amministrazione regionale ammonterà a 3.900 euro a persona, mentre spetterà ai Centri Servizi per l'Impiego orientare i lavoratori nel percorso di reinserimento.
L'iniziativa prevede anche:
- un investimento di 8 milioni di euro per dare un lavoro stabile a circa 1.300 persone,
- 2,5 milioni di euro per interventi di formazione mirata sulla base delle esigenze rappresentate dalle singole aziende e dalle imprese ospitanti.
Destinatari delle azioni sono circa 4mila lavoratori, tra i 40 e i 59 anni, espulsi dal bacino della mobilità in deroga (75% dei quali uomini), che:
- risiedono nella provincia di Cagliari, nel Medio Campidano e nel Sulcis Iglesiente,
- hanno beneficiato di ammortizzatori sociali in deroga nell'ultimo triennio (2012-2013-2014).
"La Regione intende garantire non solo continuità di reddito e ricollocazione nel mondo del lavoro, ma anche un sistema di incentivi alle imprese per favorire nuove assunzioni. Per questo motivo la delibera prevede un bonus per le aziende che potrà variare da un minimo di 1.500 euro a un massimo di 6.000 euro", ha dichiarato l'assessore del Lavoro Virginia Mura.
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