Lazio: le risorse dei POR FESR e FSE e del PSR 2014-2020

|Novità|07 agosto 2014

Kalypso Nikolaidis - EULa Regione Lazio ha approvato e inviato a Bruxelles i Programmi operativi regionali (POR) a valere sul Fondo Europeo Sviluppo Regionale, sul Fondo di Sviluppo Europeo e il Programma Di Sviluppo Rurale 2014-2020.

POR FESR 2014-2020

Oltre 913 milioni di euro sono le risorse a disposizione del POR FESR 2014-2020. Le priorità di intervento sono le seguenti:

  • Asse 1 - Ricerca e Innovazione;
  • Asse 2 - Lazio Digitale;
  • Asse 3 - Competitività;
  • Asse 4 - Sostenibilità energetica e mobilità;
  • Asse 5 - Prevenzione del rischio idrogeologico.

POR FSE  2014-2020

Le risorse complessive a disposizione del POR FSE 2014-2020 ammontano a 902.534.714 euro.

I temi della strategia regionale sono sviluppati attorno a cinque assi prioritari, sulla base delle priorità indicate dal FSE, ovvero:

  • Occupazione;
  • Inclusione sociale e lotta alla povertà;
  • Istruzione e formazione;
  • Capacità istituzionale e amministrativa;
  • Assistenza tecnica.

PSR 2014-2020

Il Programma regionale di sviluppo rurale è lo strumento di programmazione regionale con il quale viene data applicazione, per il periodo 2014-2020, alla politica comune di sviluppo rurale, oggetto di sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR).

Le priorità di intervento sono le seguenti:

  • promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali;
  • potenziare in tutte le regioni la redditività delle aziende agricole e la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste;
  • promuovere l'organizzazione della filiera alimentare, comprese la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo;
  • preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura;
  • incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale;
  • adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali.