Un gruppo di oltre 200 attori del settore finanziario ha firmato una dichiarazione congiunta indirizzata alla Commissione UE, sottolineando la necessità di evitare che il pacchetto Omnibus, atteso a fine mese nel quadro degli sforzi dell’Unione per la competitività, indebolisca “l’integrità e l’ambizione” della finanza sostenibile europea.
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L’appello sulla “Proposta Omnibus” - che prevede una semplificazione della normativa sulla sostenibilità dell’Unione - è promosso dall’Institutional Investors Group on Climate Change (IIGCC), dal Forum europeo per gli investimenti sostenibili (Eurosif) e da Principle for Responsible Investments (PRI), tre delle principali organizzazioni europee di investitori.
Il timore degli oltre 200 investitori, tra cui 162 asset manager e asset owner che gestiscono complessivamente circa 6,6 trilioni di euro di asset, è che un corpo legislativo indebolito da una revisione normativa troppo massiccia possa avere delle ripercussioni negative sugli investimenti a sostegno del Green Deal e sulla competitività economica dell’UE. L’invito ai legislatori è quindi quello di concentrarsi su modifiche mirate e su una guida chiara alle imprese per l’implementazione della normativa europea.