
La disposizione figura tra le misure di potenziamento dei controlli di finanza pubblica previste dalla legge di bilancio 2025, insieme ad altri interventi. Tra questi, la norma relativa alle attività dei rappresentanti designati dai Ministeri all’interno dei collegi dei revisori dei conti e sindacali delle amministrazioni pubbliche (di cui all’articolo 1, comma 2, della legge di contabilità e finanza pubblica) e quella concernente il contenimento della spesa pubblica, sempre all’interno di società, enti, organismi e fondazioni pubbliche che ricevono un contributo finanziario significativo dallo Stato, prevedendo che dal 2025 le spese per l'acquisto di beni e servizi non possa superare il valore medio sostenuto per le medesime finalità negli esercizi finanziari 2021, 2022 e 2023.