Manovra 2025: incentivi per lo sviluppo del turismo

|In Evidenza|27 dicembre 2024

Turismo - Photo credit: Foto di ming dai da PixabayLa Legge di Bilancio 2025 stanzia 110 milioni di euro per la concessione di agevolazioni a favore del settore turistico, di cui fino a 60 milioni di euro in forma di contributo a fondo perduto.

Guida alle novità della Legge di Bilancio 2025

Criteri, condizioni e modalità per la concessione delle agevolazioni per lo sviluppo del settore turistico saranno definiti con un successivo decreto interministeriale, ma la manovra 2025 indica già la possibilità di affidare la gestione della misura a Invitalia, che a sua volta può avvalersi di Enit Spa.

Incentivi per il turismo in Legge di Bilancio 2025

La spesa autorizzata dalla legge di Bilancio ammonta a 110 milioni di euro per l’anno 2025 ed è destinata al sostegno di investimenti per lo sviluppo dell’offerta turistica a livello nazionale. 

Gli incentivi dovranno contribuire a favorire la destagionalizzazione dei flussi, la digitalizzazione dell’ecosistema turistico, lo sviluppo delle filiere turistiche, la realizzazione di investimenti coerenti con i principi ESG (Environment, Social, Governance) e in generale il turismo sostenibile.

Maggiori dettagli verranno dal decreto interministeriale che verrà emanato dal Ministro del Turismo, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, in accordo con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano. Il decreto dovrà essere adottato entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025 e alla definizione del provvedimento, in base a quanto disposto dalla Camera dei deputati, dovranno partecipare anche le organizzazioni sindacali nazionali più rappresentative delle imprese del settore turistico.

Il decreto definirà:

  • le attività, le iniziative, le categorie di imprese beneficiarie, il valore minimo degli investimenti e le spese ammissibili;
  • la misura e la natura finanziaria delle agevolazioni concedibili nei limiti consentiti dalle norme UE vigenti;
  • i criteri di valutazione dell’istanza di ammissione all’agevolazione;
  • le modalità di cooperazione con le regioni e gli enti locali interessati, ai fini della gestione degli interventi previsti ma anche in vista di un eventuale apporto di risorse aggiuntive da parte delle regioni, nonché rispetto alla programmazione e alla realizzazione di eventuali opere infrastrutturali pubbliche complementari e funzionali all’investimento privato.
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