
Già in occasione del primo Consiglio dei Ministri dopo la pausa estiva Meloni era intervenuta per indicare la rotta ai membri del Governo sulla prossima legge di bilancio: una manovra di rigore, ma anche una manovra politica, perchè finanziata da tagli che dovranno colpire soprattutto le misure più estranee al programma di centro-destra e perchè volta a concentrare le (poche) risorse sugli interventi considerati prioritari dall'Esecutivo.
Durante il confronto di mercoledì sera con i capigruppo di maggioranza Meloni ha ribadito il concetto, con alcune parole d'ordine coerenti con i messaggi delle ultime settimane: "compattezza" e concordia di fronte ai "tentativi di sabotaggio", anche evitando dichiarazioni pubbliche che dividono il fronte, "realismo" e prudenza nelle richieste per la manovra, a fronte di un quadro che giorno dopo giorno si delinea sempre più preoccupante.