Verso la manovra 2024. In attesa della Nadef, Meloni chiede coesione sulla linea del rigore

|Approfondimenti|29 agosto 2023

Giorgia Meloni - Photo credit: Palazzo ChigiMercoledì sera la premier Giorgia Meloni ha convocato a Palazzo Chigi i capigruppo di maggioranza per un primo confronto sulla manovra 2024, in vista della consegna del Documento programmatico di Bilancio alla Commissione europea, prevista entro il 15 ottobre. Un'occasione per chiarire ancora una volta agli alleati di Governo che la legge di bilancio 2024 dovrà essere ispirata alla massima prudenza e al contenimento della spesa pubblica.

Crescita in calo e ritorno del Patto di stabilità: spazi stretti per la manovra 2024

Già in occasione del primo Consiglio dei Ministri dopo la pausa estiva Meloni era intervenuta per indicare la rotta ai membri del Governo sulla prossima legge di bilancio: una manovra di rigore, ma anche una manovra politica, perchè finanziata da tagli che dovranno colpire soprattutto le misure più estranee al programma di centro-destra e perchè volta a concentrare le (poche) risorse sugli interventi considerati prioritari dall'Esecutivo.

Durante il confronto di mercoledì sera con i capigruppo di maggioranza Meloni ha ribadito il concetto, con alcune parole d'ordine coerenti con i messaggi delle ultime settimane: "compattezza" e concordia di fronte ai "tentativi di sabotaggio", anche evitando dichiarazioni pubbliche che dividono il fronte, "realismo" e prudenza nelle richieste per la manovra, a fronte di un quadro che giorno dopo giorno si delinea sempre più preoccupante. Lo stato dei conti pubblici e il deteriorarsi delle prospettive di crescita non consentono "voli pindarici" e l'incertezza sul futuro del quadro di governance macroeconomica UE impone ancora maggiore cautela. Senza un accordo sulla riforma del Patto di stabilità e crescita, infatti, dal 2024 torneranno in vigore le vecchie regole e l'Italia dovrà intraprendere un severo percorso di risanamento delle proprie finanze.

Assente al vertice il titolare dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, che però - assicura Meloni - parteciperà al prossimo incontro, presumibilmente la prossima settimana e comunque prima dell'approvazione della Nota di aggiornamento al Def (Nadef) attesa entro il 27 settembre.

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