Il peggioramento delle previsioni economiche erode il tesoretto previsto nel DEF per finanziare la prossima legge di bilancio. E con il mancato avanzamento del negoziato sulla riforma della governance macroeconomica dell'Unione, e il rischio concreto di un ripristino delle regole dell'attuale patto di stabilità, i margini di azione per il Governo si riducono drasticamente.
Che non si sarebbe trattato di una manovra espansiva era già cosa nota. E da tempo è chiaro che nessuna delle principali promesse elettorali della coalizione di centro-destra al Governo, dalla flat tax all'abolizione della legge Fornero, potrà trovare posto nella legge di bilancio 2024. Al massimo, la conferma del taglio del cuneo fiscale e delle varie misure per facilitare i prepensionamenti, da Opzione Donna a Quota 103.
Gli ultimi aggiornamenti sul quadro macroeconomico, però, smentiscono le previsioni su cui poggiavano i piani del Governo. Secondo gli esperti la crescita dell'1% attesa per il 2023 non ci sarà e anche nel 2024 non si raggiungerà l'1,5% previsto dall'Esecutivo. +0,8% per il