Come finanziare la transizione green del settore automotive

|Approfondimenti|27 febbraio 2023

Transizione green automotive - Foto di Stefan Schweihofer da PixabayLo stop alle auto diesel e benzina dal 2035 fa tremare i polsi del settore automotive italiano. Per riconvertire il sistema industriale servono investimenti importanti nella transizione green e digitale e una programmazione attenta dei finanziamenti pubblici. Mentre il Governo è al lavoro su nuovi incentivi alla produzione, ecco una panoramica sui fondi europei e nazionali per finanziare la transizione green del settore automobilistico italiano.

Stop auto benzina e diesel e obiettivo zero emissioni per bus e camion. Governo pronto a rivedere incentivi elettrico e investire su biocarburanti  

Partendo dal dibattito in corso sullo stop delle auto inquinanti dal 2035, in questo approfondimento vi proponiamo una panoramica sui fondi europei e nazionali per finanziare la transizione green del settore automotive, partendo dalle caratteristiche della filiera nazionale.

I fondi europei e nazionali per la transizione verde dell'automotive

Automotive: i ritardi della filiera italiana 

“L’Italia è in ritardo” sulla transizione nel comparto auto e dobbiamo “accelerare sugli investimenti”, ha ammesso nei giorni scorsi il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a “Radio anch’io”.

I “tempi e modi che l’Europa ci impone non coincidono con la realtà europea e soprattutto italiana”. Insomma, il 2035 - l’anno che segnerà l’addio in Europa alle auto diesel e benzina a favore dell’elettrico - è vicino e l’industria italiana dovrebbe trasformarsi profondamente e in fretta per allinearsi ai nuovi obiettivi di decarbonizzazione del settore. Un’impresa praticamente impossibile, almeno secondo Urso: “con questi tempi e queste modalità c’è un rischio occupazione e un rischio lavoro. Non abbiamo il tempo per riconvertire il nostro sistema industriale, perché siamo partiti tardi e perché sono stati fatti diversi errori in passato”. 

Quello che Urso chiede alla Commissione europea è un approccio in grado di “coniugare le esigenze della transizione ecologica alle modalità e alle tempistiche con cui le imprese possono riconvertirsi e diventare competitive”, affinché i binari della transizione ecologica e della riconversione industriale viaggino paralleli.

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