Carbon Border Adjustment Mechanism: a quali settori si applicherà?

|Approfondimenti|20 luglio 2021

Emissioni inquinanti - Foto di Chris LeBoutillier da PexelsIl meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera dovrebbe tutelare le imprese europee dalla concorrenza di quelle di Paesi terzi con regole meno stringenti sul clima, introducendo un dazio ad hoc ed evitando la "fuga di carbonio". La proposta della Commissione, presentata nell'ambito del Pacchetto Clima o Fit fot 55, indica i settori cui si applicherà. 

Cosa prevede il Pacchetto Clima, la nuova strategia di crescita per adattare l’economia alle ambizioni climatiche UE

Il CBAM - Carbon Border Adjustment Mechanism si applicherà inizialmente alle importazioni di cemento, ferro e acciaio, alluminio, fertilizzanti ed energia elettrica, quei settori cioè che presentano un elevato rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio ed emissioni elevate di carbonio. 

Cos’è il meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera?

Alla base del meccanismo ci sono innanzitutto le ambizioni climatiche dell’Unione europea, che punta a diventare climaticamente neutrale entro il 2050. Sforzi che rischiano però di essere vanificati se altri Paesi del mondo continuano a mostrarsi meno attenti alle questioni climatiche. 

A ciò si aggiunge il cosiddetto rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio: il pericolo cui si va incontro, quindi, è che la produzione venga trasferita dall'UE verso altri paesi con minori ambizioni di riduzione delle emissioni, o che i prodotti europei vengano sostituiti con altri a maggiore intensità di carbonio importati. 

Se tale rischio si materializzasse, non vi sarebbe alcuna riduzione delle emissioni globali.

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