Bonus auto: come funzionano gli incentivi auto 2022. Le ultime novità

|Novità|21 ottobre 2022

Bonus auto 2022 - Foto di Lukas Kloeppel da PexelsGli incentivi per l'acquisto di auto non inquinanti si rinnovano, prevedendo maggiorazioni per i redditi più bassi e aperture al noleggio. Gli ecobonus per chi guadagna meno di 30mila euro l'anno e per l'autonoleggio possono essere richiesti dal 2 novembre. Come funzionano gli ecoincentivi, chi può richiederli, quali auto comprare nel 2022 e cosa cambia con le ultime novità previste dalla normativa.

Contratti di sviluppo, accordi di innovazione e competenze: così il Fondo automotive investe nella filiera auto

A dettare le regole di accesso agli incentivi per acquistare auto e moto elettriche, ibride e a basse emissioni è stato un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 6 aprile 2022, che ha stanziato quasi 2 miliardi per i bonus auto e moto 2022: sul piatto 650 milioni di euro per il 2022, altrettanti nel 2023 e altri ancora nel 2024, per un totale di quasi due miliardi in tre anni. 

I fondi 2022 si sono esauriti nel giro di pochissimi giorni per alcune categorie di auto, quelle della fascia di emissioni 61-135 g/km di CO2, per intenderci le auto dai prezzi più abbordabili. Un risultato inevitabile e da diversi operatori considerato tutt'altro che un successo, come spiega in questa intervista Francesco Naso, segretario generale di MOTUS-E, associazione che raggruppa tutti gli stakeholders della mobilità elettrica.

Nel corso dell'estate 2022 la normativa è stata aggiornata con un restyling degli incentivi auto, che prevede l’innalzamento dei contributi per chi ha redditi inferiori a 30mila euro e l'apertura (con qualche vincolo) alle auto a noleggio. Nuovi incentivi cui è possibile accedere a partire dal 2 novembre.

Quali auto si possono comprare con gli incentivi 2022?

Per le auto elettriche nuove (fascia di emissioni 0-20 g/km) che costano meno di 35mila euro + Iva è possibile richiedere un contributo di 3mila euro, a cui potranno aggiungersi altri 2mila euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5.

Questa categoria di ecobonus può contare su 220 milioni nel 2022, 230 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024.

Per le auto ibride plug-in nuove (fascia di emissione 21-60 g/km) il cui prezzo non supera i 45mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 2mila euro a cui potranno aggiungersi altri 2mila euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5. Questa categoria di ecobonus è finanziata con 225 milioni nel 2022, 235 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024.

Per le auto endotermiche a basse emissioni (fascia di emissioni 61-135 g/km) che non superano i 35mila euro + Iva è possibile richiedere un contributo di 2mila euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5.

Questa categoria di ecobonus è finanziata con 170 milioni nel 2022, 150 milioni nel 2023 e 120 milioni nel 2024.

I 170 milioni previsti per il 2022 si sono però esauriti prestissimo, già a metà giugno.

Chi può richiedere il bonus auto?

Gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche, ibride, plug-in ed endotermiche sono concessi soltanto alle persone fisiche. Una piccola percentuale dei fondi è riservata alle società di car sharing per l’acquisto dei veicoli elettrici, ibridi, plug-in.

Quali incentivi per i veicoli commerciali?

Per le piccole e medie imprese, comprese le persone giuridiche, esercenti attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi sono inoltre previsti contributi per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e N2, nuovi di fabbrica, ad alimentazione esclusivamente elettrica. L’incentivo viene concesso con la contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 4.

Il bonus per i veicoli speciali e commerciali è di:

  • 4mila euro per i veicoli N1 fino a 1,5 tonnellate, 
  • 6mila euro per i veicoli N1 superiori a 1,5 tonnellate e fino a 3,49 tonnellate, 
  • 12mila euro per i veicoli N2 da 3,5 tonnellate fino a 7 tonnellate. 

Per i veicoli N2 superiori a 7 tonnellate e fino a 12 tonnellate è riconosciuto un contributo di 14mila euro.

Questa categoria di ecobonus è finanziata con 10 milioni nel 2022, 15 milioni nel 2023 e 20 milioni nel 2024.

Gli incentivi per chi ha un reddito inferiore a 30 mila euro

Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 agosto è stato ritoccato il bonus auto 2022 per attirare i cittadini dai redditi più bassi. 

Il Dpcm prevede infatti l’innalzamento al 50% dei contributi finora previsti per l’acquisto di veicoli non inquinanti, nell’ipotesi in cui l’acquirente abbia un reddito inferiore a 30 mila euro. Più nel dettaglio, si prevede:

  • un contributo fino a 7.500 euro (in caso di contestuale rottamazione) o fino a 6.000 euro (senza rottamazione) per l'acquisto di auto elettriche nella fascia 0-20 g/km CO2 con prezzo fino a 35.000 euro;
  • un contributo fino a 6.000 euro (con rottamazione) o fino a 4.500 (senza rottamare) per acquistare un'auto ibrida plug-in di fascia 21-60 g/km CO2, con prezzo di listino ufficiale della casa automobilistica produttrice pari o inferiore a 45.000 euro.

Potrà beneficiare dell’incentivo aggiuntivo un solo soggetto nell’ambito dello stesso nucleo familiare.

Queste categorie di ecobonus possono essere richieste a partire dal 2 novembre sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it.

Incentivi per il noleggio auto ma con bonus dimezzato

Il Dpcm del 4 agosto estende il raggio del bonus auto anche al noleggio, per la precisione alle persone giuridiche che impiegano i veicoli acquistati in attività di autonoleggio con finalità commerciali purché ne mantengano la proprietà almeno per 12 mesi. Gli acquisti riguardano le elettriche o le ibride plug-in (emissioni di CO2 tra zero e 60 g/km) acquistate entro il 31 dicembre 2022.

Tuttavia il bonus per il noleggio è dimezzato rispetto alle quote applicate ai privati: 1.500 euro anziché i 3.000 previsti per le auto elettriche il cui prezzo di listino non supera i 35.000 euro; 1.000 euro anziché i 2.000 previsti per le plug-in di prezzo fino a 45.000 euro.

Anche in questo caso l'ecobonus può essere richiesto a partire dal 2 novembre sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it.

Non solo bonus auto: il bonus moto 2022 e il bonus colonnine elettriche

Oltre agli eco-incentivi per le auto il dpcm prevede anche incentivi per l'acquisto di ciclomotori e motocicli elettrici e ibridi (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7). L’incentivo in questo caso è pari a un contributo del 30% del prezzo di acquisto fino al massimo 3mila euro e del 40% fino a 4mila mila euro se viene rottamata una moto in una classe da Euro 0 a 3.

Inoltre, nell'estate 2022 è stato introdotto un contributo per l’acquisto di infrastrutture di potenza standard per la ricarica di veicoli alimentati ad energia elettrica.

Come richiedere gli ecoincentivi?

Come richiedere il bonus auto?

Per richiedere informazioni sul contributo gli acquirenti devono rivolgersi direttamente a un rivenditore, che si occuperà anche della gestione della pratica per ottenere il contributo.

Sono previste diverse fasi nella richiesta dell’incentivo ed è altamente probabile che nel 2022 le regole di ingaggio resteranno invariate.

Fase 1 - Prenotazione dei contributi

I venditori:

  • si registrano preventivamente nell’Area Rivenditori del sito predisposto dal Ministero dello Sviluppo economico;
  • prenotano i contributi relativi ad ogni singolo veicolo, ottenendo, secondo la disponibilità di risorse, una ricevuta di registrazione della prenotazione;
  • confermano l’operazione entro 180 giorni dalla prenotazione, comunicando il numero di targa del veicolo nuovo consegnato e allegando la documentazione prevista.

Fase 2 - Corresponsione dei contributi

Il contributo è corrisposto dal venditore all’acquirente mediante compensazione con il prezzo di acquisto.

Fase 3 - Rimborso al venditore dei contributi

Le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo rimborsano al venditore l’importo del contributo.

Fase 4 - Recupero dell’importo del contributo

Le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo ricevono dal venditore la documentazione necessaria e poi recuperano l’importo del contributo sotto forma di credito d’imposta.