Il perno della strategia del Governo per salvare i fondi del PNRR è la flessibilità nell'uso delle risorse, confermata anche dalle conclusioni dell'ultimo Consiglio europeo come contrappeso al nuovo Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato. La strategia dei vasi comunicanti tra Recovery e Politica di coesione rischia però di sottrarre la gestione di fondi strutturali e FSC ai territori, che rivendicano autonomia sulle risorse alla luce della natura place based della politica regionale. Un tema che, nonostante i toni concilianti di Bruxelles, preoccupa anche la Commissione.
Consiglio europeo: c'è il compromesso tra aiuti di Stato e flessibilità sui fondi europei
Come noto, entro fine mese il Governo deve presentare alla Commissione europea la sua proposta di modifica del PNRR. Un passaggio necessario ad integrare il Recovery con il nuovo capitolo REPowerEU, dedicato agli investimenti per la transizione energetica, ma anche ad affrontare il problema ormai non rinviabile dell’inadeguatezza dell’attuale versione del Piano.
Complice il contesto complicato dalla guerra in Ucraina e dall’aumento dei prezzi, il PNRR ha accumulato ritardi tali da spingere il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR Raffaele Fitto ad ammettere che