Il contratto di prestazione energetica (EPC) permette di fare interventi di riqualificazione energetica sugli edifici a costo zero per i proprietari (pubblici o privati). I costi e i guadagni della società che effettua i lavori, infatti, sono coperti dai risparmi generati sulle bollette (ma non solo) che, per un certo periodo, vanno in tasca all’azienda.
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Nonostante gli indubbi aspetti positivi e il fatto di essere stato introdotto in Italia ormai da circa un decennio, l’EPC non è ancora uno strumento molto diffuso, sia in ambito privato, sia in ambito pubblico.
A frenarne la diffusione è infatti la sua “particolare complessità”, si legge nel vademecum rilasciato da poco dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) e presentato di recente nel corso di un webinar.
Ciò non toglie, però, che in un Paese