
Dopo che la Commissione ha annunciato l'avvio dei lavori su uno strumento giuridico per garantire ad ogni lavoratore dell'UE un salario minimo, il Parlamento europeo ha chiesto al CESE di esprimersi sull'argomento. Il Comitato che riunisce le parti economiche e sociali dell'Unione ha quindi approvato il parere “Salari minimi dignitosi in tutta Europa”, curato dai relatori Stefano Mallia e Oliver Röpke.
Punto di partenza dell'opinione del CESE è il dato in base al quale nell'UE circa un lavoratore su dieci guadagna un salario prossimo o inferiore al salario minimo legale nazionale, che tra l'altro in diversi Paesi non risulta adeguato a consentire ai lavoratori di uscire dalla povertà grazie al solo lavoro. E' il fenomeno dei working poors, persone che pur lavorando versano in una situazione di indigenza.