Bilancio europeo 2021-2027, la UE risveglia la politica italiana

|Studi e Opinioni|10 febbraio 2020

David Sassoli - photo credit Parlamento europeoE’ stato l’Ufficio italiano del Parlamento Europeo insieme con la Rappresentanza della Commissione europea e la Regione Lazio la scorsa settimana a ricordare - con convegno temporalmente perfetto - a Governo, politici e stakeholder che il negoziato sul prossimo Quadro Finanziario Pluriennale della UE è entrato nella fase più critica, quella in cui si deve stabilire l’ammontare delle risorse a disposizione per il settennato e trovare accordo sulla PAC e Politica di coesione, che insieme valgono circa il 64 percento del QFP nella proposta della Commissione europea.

L’attenzione al tema è stata particolarmente scarsa negli ultimi 2 anni, basti ricordare che le principali diatribe con Bruxelles hanno riguardato di fatto solo la legge di bilancio dello scorso anno (primo Governo Conte) e l’inutile e alquanto pretestuosa polemica sul Fondo salvastati.

Un Paese con gravi problemi di crescita economica avrebbe dovuto riservare ben altri sforzi al negoziato che definisce le strategie finanziarie per lo sviluppo dell’Unione nei prossimi sette anni e che è partito nel 2017 con la pubblicazione da parte della Commissione europea del

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