
Finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020, BLAZE è incentrato sull’utilizzo della tecnologia di produzione cogenerativa CHP (Combined Heat and Power) che accoppia la gassificazione “a letto fluidizzato” con le celle a combustibile SOFC – (Solid Oxide Fuel Cell) per valorizzare i residui della manutenzione di boschi, foreste e verde urbano, gli scarti agricoli e agroindustriali e la frazione organica secca dei rifiuti solidi urbani.
Nove i partner del progetto, tra cui l’ENEA e l’Università degli Studi Guglielmo Marconi nel ruolo di coordinatore: il progetto coinvolge istituzioni di ricerca (Università degli Studi dell’Aquila, Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne), aziende (Walter Tosto, SOLIDpower, HyGear) e partner con competenze di rilievo nell’ambito delle valutazioni tecnico-economiche e di impatto ambientale (VERTECH Group, European Biomass Industry Association) che opereranno per la diffusione e la valorizzazione dei risultati, in previsione delle fasi successive di industrializzazione e commercializzazione della tecnologia proposta.