Efficienza energetica - come cambiera' la direttiva Ue

|Strategie|12 gennaio 2017

Un dossier del Servizio studi del Senato analizza la proposta di modifica alla direttiva UE sull'efficienza energetica.

Efficienza energetica Servizio studi Senato - Autore: Sailko

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Il principale strumento legislativo sull'efficienza energetica in vigore a livello Ue, la direttiva 2012/27, si appresta ad essere modificato dal pacchetto Energia pulita, presentato dalla Commissione a fine novembre.

Revisione, ora all'esame del Senato, analizzata dal Servizio studi di Palazzo Madama.

La direttiva 2012/27

Il provvedimento Ue stabilisce un quadro comune volto a garantire il raggiungimento dell'obiettivo relativo al miglioramento dell'efficienza energetica del 20% entro il 2020, fissando anche obiettivi indicativi a livello nazionale.

Per grandi linee la direttiva prevede che i Paesi europei:

  • assicurino, mediante regimi obbligatori o misure alternative, che entro il 31 dicembre 2020 i fornitori e i distributori di energia risparmino ogni anno l'1,5% in più di energia;
  • garantiscano che dal 1° gennaio 2014 il 3% della superficie coperta utile totale degli edifici di proprietà del proprio governo centrale e da esso occupati sia ristrutturata ogni anno per rispettare almeno i requisiti minimi di prestazione energetica;
  • garantiscano che i clienti finali di energia elettrica, gas naturale, teleriscaldamento, teleraffreddamento e acqua calda per uso domestico ricevano a prezzi concorrenziali contatori individuali che riflettano con precisione il loro consumo effettivo e forniscano informazioni sul tempo effettivo d'uso;
  • stabiliscano una strategia a lungo termine per mobilitare investimenti nella ristrutturazione del parco nazionale di edifici residenziali e commerciali, sia pubblici che privati.

La proposta di modifica della direttiva intende adeguare l'obiettivo di efficienza energetica all'orizzonte 2030, prefiggendosi inoltre di migliorare l'informazione sul consumo di riscaldamento e raffreddamento al fine di promuovere il ruolo attivo dei consumatori, e di potenziare la frequenza dell'informazione mediante l'introduzione dell'obbligo di leggibilità a distanza dei contatori di calore.

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