Per l'acquisto e la manutenzione di nuove attrezzature per il controllo doganale, nel settennio 2021-27 gli Stati UE hanno a disposizione oltre 1 miliardo. A stabilirlo il Regolamento dello Strumento per le dogane appena pubblicato, che erogherà sovvenzioni pari all’80% dei costi ammissibili.
Bilancio UE post 2020 – ok a fondi per migrazione, frontiere e sicurezza
Buone notizie per le frontiere esterne europee. Dopo l'accordo politico provvisorio dello scorso 16 marzo tra Consiglio e PE, sulla Gazzetta ufficiale n. 234 del 2 luglio 2021 è stato infatti pubblicato il Regolamento 2021-1077 che istituisce lo Strumento relativo alle attrezzature per il controllo doganale per il nuovo settennato di programmazione europea.
Grazie al miliardo di euro stanziato (per l’esattezza 1.006.407.000 a prezzi correnti), quindi, i paesi europei possono ora disporre di attrezzature di controllo doganale all'avanguardia come scanner a raggi X, sistemi automatizzati di riconoscimento delle targhe e altri rilevatori non intrusivi per i valichi di frontiera, oltre a varie attrezzature di laboratorio per l'analisi delle merci.
Come aveva spiegato a marzo il Commissario Paolo Gentiloni “il pacchetto sosterrà gli Stati membri con strumenti di punta per aiutare i funzionari doganali in prima linea ad affrontare efficacemente queste sfide per la nostra unione doganale", contribuendo anche all'attuazione del Piano d'azione doganale adottato a settembre 2020.
Il Regolamento dello Strumento per le attrezzature doganali
Lo Strumento per le attrezzature doganali (“Custom Control Equipment Instrument” in inglese) ha l’obiettivo di contribuire a ottenere risultati adeguati ed equivalenti dei controlli doganali mediante appunto l’acquisto, la manutenzione e l’aggiornamento in condizioni di trasparenza di attrezzature per il controllo doganale pertinenti, affidabili e all’avanguardia, che siano sicure e rispettose dell’ambiente, aiutando in tal modo le autorità doganali a tutelare gli interessi dell’Unione.
A differenza di altri strumenti finanziari UE, in questo caso le sovvenzioni saranno attribuite però ai soggetti ammissibili (le autorità doganali) senza invito a presentare proposte, nel limite dell’80% dei costi totali ammissibili di un’azione.
Per essere ammissibili le tecnologie e le attrezzature acquistabili devono rispondere ad una o più delle seguenti finalità di controllo doganale:
- Ispezione non intrusiva;
- Indicazione di oggetti nascosti sull'uomo;
- Rilevamento delle radiazioni e identificazione dei nuclidi;
- Analisi dei campioni in laboratorio;
- Campionamento e analisi in loco dei campioni;
- Ricerca palmare.
Lo Strumento è attuato mediante programmi di lavoro che stabiliscono l’importo totale del piano di finanziamento per tutte le azioni.
Il Fondo per la gestione integrata delle frontiere
Il Custom Control Equipment Instrument fa parte del Fondo per la gestione integrata delle frontiere (IBMF) incaricato di assicurare la gestione di tutti gli aspetti che riguardano le frontiere esterne dell'Unione europea.
Grazie ad una dotazione di 5,5 miliardi euro (ridimensionata rispetto alla proposta iniziale di 9,3 miliardi), l'IBMF accompagnerà ad esempio la riforma del sistema dei visti, ma non solo. Il Fondo infatti sarà impegnato anche per sostenere l'espansione delle attività della guardia di frontiera e costiera europea, lo sviluppo di sistemi digitali interoperabili su larga scala e, appunto, la modernizzazione della strumentazione usata dagli agenti doganali tramite il Custom Control Equipment Instrument.
Il Fondo per la gestione integrata delle frontiere nell'ambito del nuovo bilancio UE 2021-2027