A partire da oggi, 20 ottobre, è possibile richiedere il tax credit per l'acquisto di servizi digitali da parte delle imprese editrici di quotidiani e periodici. Ecco come funziona il credito d'imposta.
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Introdotto dal decreto Rilancio, il credito d'imposta servizi digitali è stato prorogato fino al prossimo anno dalla Manovra 2021, che ha incrementato di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022 il Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione.
Come richiedere il tax credit per servizi digitali
Come stabilito dal decreto Rilancio, il credito d'imposta per l'acquisto di servizi digitali spetta alle imprese editrici di quotidiani e periodici.
Sono requisiti di ammissione al credito d’imposta:
- la sede legale nello spazio economico europeo;
- la residenza fiscale ai fini della tassabilità in Italia ovvero la presenza di una stabile organizzazione sul territorio nazionale, cui sia riconducibile l’attività commerciale cui sono correlati i benefici;
- l’attribuzione del codice di classificazione ATECO “58 ATTIVITA’ EDITORIALI”: 58.13 (edizione di quotidiani); 58.14 (edizione di riviste e periodici);
- l’iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC), istituito presso l’Autorità per le Garanzie nella Comunicazione;
- l’impiego di almeno un dipendente a tempo indeterminato.
L'incentivo è riconosciuto in misura pari al 30% della spesa effettiva sostenuta per una serie di servizi digitali:
- acquisizione dei servizi di server, hosting e manutenzione evolutiva per le testate edite in formato digitale;
- information technology di gestione della connettività.
Le domande possono essere presentate per via telematica, nell'area riservata del portale impresainungiorno.gov.it, dal 20 ottobre 2021 al 20 novembre 2021.