Pubblicato il bando del partenariato pubblico-privato europeo per la medicina innovativa, Innovative Medicines Initiative 2, che stanzia 45 milioni di euro per finanziare progetti di ricerca sul coronavirus. Si tratta di una call lampo, che chiuderà a fine marzo.
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In seguito all'epidemia da Coronavirus COVID-19, l'Innovative Medicine Initiative 2 (IMI2) ha lanciato una call straordinaria, che resterà aperta fino al 31 marzo 2020.
Il partenariato pubblico-privato Innovative Medicines Initiative 2 coinvolge l'UE - con il programma Horizon 2020 - e la Federazione europea delle associazioni e delle industrie farmaceutiche (European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations, EFPIA) con l'obiettivo di migliorare i sistemi sanitari dell'Unione.
Per questo bando la Commissione UE ha stanziato 45 milioni di euro, ed un impegno analogo dovrebbe provenire anche dal settore farmaceutico, al fine di mobilitare investimenti fino a 90 milioni di euro.
"Questa collaborazione tra il settore pubblico e quello privato riunisce competenze e risorse nella lotta contro l'epidemia di coronavirus. Ciò contribuirà ad accelerare lo sviluppo di trattamenti e diagnosi di fronte a questa emergenza globale e ad aumentare la nostra preparazione per futuri focolai", ha dichiarato la commissaria europea per l'innovazione e la ricerca, Mariya Gabriel.
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Coronavirus, cosa finanzia il bando IMI2
Il bando non finanzia progetti riguardanti lo sviluppo di un vaccino, dati i tempi necessari, né gli aspetti epidemiologici; bensì la call si concentra sull'identificazione di nuovi agenti terapeutici e di sistemi diagnostici precoci efficaci e affidabili.
Le proposte progettuali devono essere presentate da un consorzio composto da almeno 3 entità legali (imprese, organizzazioni no profit, organizzazioni internazionali, istituti di istruzione secondaria e superiore, ecc) provenienti ciascuna da un diverso Stato membro o da paesi associati a Horizon 2020. Il consorzio deve essere bilanciato in termini di competenze e capacità operative, evitando ridondanze tra i partner.
Sono ammissibili Azioni di ricerca e innovazione, che prevedono un contributo massimo pari al 100% delle spese ammissibili.
Dall'UE 232 milioni per l'emergenza Coronavirus
Nei giorni scorsi la Commissione UE ha deciso di stanziare 232 milioni di euro per contrastare la diffusione del coronavirus. Nel dettaglio:
- 114 milioni di euro sono destinati all'Organizzazione mondiale della sanità per "rafforzare la preparazione all'emergenza della sanità pubblica e il lavoro di risposta nei paesi con sistemi sanitari deboli e capacità di ripresa limitata. Parte di questo finanziamento è soggetta all'accordo delle autorità di bilancio dell'UE";
- 15 milioni di euro spettano all'Africa per interventi di controllo e diagnosi rapide;
- 100 milioni di euro per progetti di ricerca su diagnosi, terapie e prevenzione (90 milioni andranno al PPP IMI2);
- 3 milioni di euro sono assegnati al Meccanismo di protezione civile dell'UE per i voli di rimpatrio di cittadini dell'UE da Wuhan, in Cina.