Dal 2020 gli over 75 con un reddito fino a 8.000 euro saranno esonerati dal pagamento del canone RAI. L’innalzamento “a regime” della soglia reddituale è stata stabilita dalla Legge di bilancio 2020. La nuova soglia si applica anche per il 2019, grazie all'extra gettito conseguito l’anno precedente.
Sul fronte del canone RAI, la fine dell’anno ha portato in regalo novità positive per le persone di età pari o superiore a 75 anni.
Grazie alla Manovra 2020 e ad un Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) pubblicato sulla Gazzetta del 27 dicembre scorso, sale infatti a 8mila euro la soglia di reddito in base a cui si è esentati dal pagamento del canone RAI.
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L’esenzione del canone RAI per il 2019
L’ampliamento della soglia reddituale fino a 8.000 euro che garantisce l’esenzione dal pagamento dell'abbonamento TV per il 2019 è stata stabilita dal decreto del MEF del 24 ottobre 2019, pubblicato sulla GURI del 27 dicembre scorso.
Con il decreto sale quindi da 6.713,98 euro a 8.000 euro la soglia di esenzione per gli over 75.
L'ampliamento della platea di soggetti che potranno non pagare il canone RAI anche per l’anno 2019 è stato possibile grazie alle maggiori entrate sul pagamento del canone televisivo, generatesi l’anno precedente.
La nuova soglia reddituale per l’esenzione dal pagamento del canone RAI costerà allo Stato circa 20 milioni di euro (sotto forma di minori entrate).
L’esenzione del canone RAI dal 2020
La nuova soglia di 8.000 euro diventa stabile dal 2020. A deciderlo è stato il Governo che ha infatti inserito il nuovo importo nella Manovra 2020 approvata qualche giorno fa.
A partire dal nuovo anno, pertanto, le persone di età pari o superiore a 75 anni con un reddito fino a 8mila euro saranno esentate dal pagamento del canone RAI. L’esenzione è valida esclusivamente per l'apparecchio televisivo ubicato nel luogo di residenza stabilito.
In caso di convivenza con altre persone, l’esenzione sarà possibile sono se tali soggetti non siano titolari di un reddito proprio. Su questo punto, la nuova Legge di Bilancio è particolarmente precisa. Viene infatti specificato che il requisito di non avere conviventi - previsto dalla normativa - è riferito alla convivenza con altri soggetti titolari di un reddito proprio, fatta eccezione per collaboratori domestici, colf e badanti.
Dal 2020 sarà quindi possibile non pagare il canone TV, anche se si convive con collaboratori domestici, colf e badanti.
Restano uguali, invece, le sanzioni in caso di abuso. Qualora, infatti, si sia usufruito dell'agevolazione senza averne diritto, sarà irrogata una sanzione amministrativa, in aggiunta al canone dovuto e agli interessi di mora, d'importo compreso tra i 500 e i 2.000 euro per ciascuna annualità evasa.
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> Consulta il Decreto del MEF del 24 ottobre 2019, pubblicato sulla GURi del 27 dicembre 2019
> Il Testo della Legge di Bilancio 2020
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