La Consob ha modificato il regolamento dei portali che si occupano di equity crowdfunding, fornendo alle PMI uno strumento in più per ottenere finanziamenti con la vendita di titoli di debito e obbligazioni emesse dall’azienda.
Se finora le piccole e medie imprese potevano raccogliere fondi vendendo sulle piattaforme di crowdfunding soltanto quote del loro capitale, con il nuovo regolamento della Commissione nazionale per le società e la borsa cambia tutto.
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Apertura ai minibond e nuove categorie di investitori
D’ora in poi, le stesse PMI potranno collocare sulle piattaforme delle obbligazioni o degli “strumenti finanziari di debito”, ovvero “valori mobiliari” come titoli di debito, cambiali e minibond a breve termine.
Ciò allarga la possibilità da parte delle aziende di accedere a forme di finanziamento diverso. A poter investire in questo tipo di titoli e obbligazioni non saranno i piccoli, ma investitori professionali e altri investitori particolari.
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Il regolamento prevede nello specifico tre categorie di investitori (ulteriori rispetto a quelli professionali o soggetti come fondazioni bancarie o incubatori di startup) che potranno sottoscrivere le obbligazioni:
- coloro che detengono un portafoglio di strumenti finanziari superiore a 250mila euro;
- chi investe almeno 100mila euro;
- investitori retail, ovvero risparmiatori e investitori non professionali che necessitano di intermediari per gestire gli investimenti.
Per quanto riguarda la tipologia di strumenti finanziari oggetto di offerta sui portali, la Consob chiarisce include nella disciplina del crowdfunding tutti i titoli di debito che rientrano nella definizione del TUF, incluse quindi le cambiali finanziarie.
Le piattaforme su cui sono collocati questi titoli hanno la possibilità di istituire sui loro portali una bacheca elettronica in cui pubblicare annunci relativi alla compravendita di quegli strumenti, in modo tale che chi voglia vendere o comprare quei titoli o obbligazioni possa avere un’area specifica dedicata all’azienda.