Eletta la Commissione von der Leyen. Si parte il primo dicembre

|Novità|27 novembre 2019

Ursula von der Leyen - Photo credit: Source: EC - Audiovisual Service - European Union, 2019 - Photographer: Etienne AnsotteUrsula von der Leyen e il suo team di commissari ottengono il via libera di Strasburgo. Il suo mandato partirà il primo dicembre, dopo la proclamazione del Consiglio europeo.

Ursula von der Leyen alla guida della Commissione e le altre cariche UE

Con 461 voti a favore, 157 contro e 89 astenuti l'Eurocamera dà il via libera alla commissione von der Leyen.

"Siamo pronti, ora sostenetemi. Mettiamoci a lavorare insieme per un nuovo inizio dell'Europa", ha dichiarato la neoeletta numero uno dell'Esecutivo UE a Strasburgo. 

La nuova Commissione avrà la difesa dell'ambiente al vertice della sua agenda: "Prima l'Europa si muove e maggiori saranno i vantaggi per i cittadini. Venezia sotto l'acqua è una questione vitale. Vediamo le foreste in Portogallo colpite da incendi, la siccità in Lituania. E' successo anche in passato, ma non possiamo perdere neanche un secondo".

Gentiloni agli Affari economici. Otto vicepresidenti per Ursula von der Leyen

"Sarà un buon inizio", dichiara l'ex premier Paolo Gentiloni, titolare di un portafoglio di tutto rispetto, quello agli Affari economici, che non era mai andato all'Italia.

Ma il buon risultato ottenuto dal Governo italiano è solo apparente: sarà il falco Valdis Dombrovskis a mantenere la responsibilità per i servizi finanziari, e sarà soprattutto il rigorista lettone a coordinare il lavoro su un’economia che funziona per le persone. 

La querelle su tre commissari

La lista iniziale dei candidati commissari per il 2019-2024 non ha passato indenne lo scrutinio del Parlamento europeo, che ne ha bocciati 3: Sylvie Goulard, candidata francese al ruolo di commissaria al Mercato Interno e alla Difesa, la romena Rovana Plumb, incaricata del portafoglio Trasporti, e l'ungherese László Trócsányi, indicato come commissario per Vicinato e allargamento.

Alla luce del veto posto dal Parlamento europeo, i tre Paesi hanno indicato nuovi nomi. 

Il francese Thierry Breton - ministro dell’Economia dal 2005 al 2007 negli ultimi anni della presidenza di Jacques Chirac e presidente dell'azienda tecnologica Atos da 2008 - è stato indicato al posto di Goulard per il portafoglio Mercato interno, che guiderà il lavoro in materia di politica industriale e promuoverà il mercato unico digitale. Sarà inoltre responsabile della nuova direzione generale dell'Industria della difesa e dello spazio.

Alla luce del potenziale conflitto di interessi per i suoi legami con lo studio di avvocati che ha fondato nel 1991, prima di diventare ministro della Giustizia di Viktor Orbán, il Parlamento europeo ha respinto la nomina di László Trócsányi per il portafoglio "Vicinato e allargamento". Al suo posto il Governo ungherese ha indicato un tecnico, Oliver Varhelyi, attuale rappresentante permanente dell'Ungheria presso l'Unione Europea.

Per la Romania al posto di Rovana Plumb per il portafoglio Trasporti è stata indicata Adina Valean, eurodeputata dal 2007 e dal 2019 presidente della Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia nel Parlamento Europeo.

I vicepresidenti della Commissione von der Leyen

Gli otto vicepresidenti sono:

  • Frans Timmermans (Paesi Bassi): già commissario europeo per la Migliore legislazione, le relazioni interistituzionali, lo stato di diritto e la carta dei diritti fondamentali nella precedente Commissione, sotto la guida von der Leyen coordina le attività per il Green Deal europeo. Gestirà inoltre la politica di Azione per il clima, con il sostegno della direzione generale per l'Azione per il clima;
  • Margrethe Vestager (Danimarca) coordinerà l'intera agenda per un'Europa pronta per l'era digitale e sarà commissaria per la Concorrenza, con il sostegno della direzione generale della Concorrenza. La scelta di affidare alla danese entrambe le deleghe non è casuale: “il portafoglio della Concorrenza resta autonomo come è oggi”, ha puntualizzato Von der Leyen, aggiungendo che tale responsabilità “viene combinata perfettamente con l’economia digitale”. Vestager, per intenderci, avrà il compito di realizzare un contesto in cui le imprese europee del digitale siano in grado di competere con i big statunitensi;
  • Valdis Dombrovskis (Lettonia): all'ex premier lettone e rappresentante del rigore già nella precedente commissione va il coordinamento delle attività per un'economia al servizio delle persone e il portafoglio per i Servizi finanziari;
  • Josep Borrell (Spagna): ex ministro degli Esteri del governo Sanchez, indicato come Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza;
  • Věra Jourová (Repubblica Ceca): già commissaria per la Giustizia, la tutela dei consumatori e l'uguaglianza di genere nella Commissione Juncker, nel nuovo team di commissari le è affidato il portafoglio Valori e trasparenza;
  • Margaritis Schinas (Grecia): portavoce della Commissione europea dal 2014 al 2019 e prima europarlamentare, gli è affidato il portafoglio Proteggere il nostro stile di vita europeo;
  • Maroš Šefčovič (Slovacchia): già vicepresidente e commissario all'Unione dell'energia nella Commissione Juncker, nella squadra von der Leyen si occupa di Relazioni interistituzionali e prospettive strategiche;
  • Dubravka Šuica (Croazia): ex sindaco di Dubrovnik ed eurodeputata, le è affidato il portafoglio Democrazia e demografia.

Timmermans, Vestager e Dombrovskis, già commissari sotto la guida di Jean-Claude Juncker, avranno una doppia funzione: saranno nel contempo commissari e vicepresidenti responsabili di uno dei tre temi centrali dell'agenda della presidente eletta.

Il resto della squadra

  • Paolo Gentiloni (Italia), all'ex premier va il portafoglio Affari economici e monetari;
  • Johannes Hahn (Austria) si occupa di "Bilancio e amministrazione" e riferirà direttamente alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Come membro del collegio di lunga data, sa quanto sia importante promuovere un'amministrazione moderna;
  • Didier Reynders (Belgio), avvocato di professione, è un ex ministro delle Finanze, ministro degli Affari esteri ed europei e ministro della Difesa di grande esperienza. Nella nuova Commissione è responsabile della "Giustizia";
  • Mariya Gabriel (Bulgaria), nella Commissione Juncker ha lavorato al tema digitale e ora accetta la sfida di creare nuove prospettive per i giovani (portafoglio "Innovazione e gioventù"). "L'istruzione, la ricerca e l'innovazione saranno fondamentali per la nostra competitività e la nostra capacità di guidare la transizione verso un'economia neutrale dal punto di vista climatico e la nuova era digitale. La nostra capacità scientifica, di ricerca e innovazione può aiutarci a trovare soluzioni europee alle questioni globali più urgenti", si legge nella lettera d'incarico.
  • Stella Kyriakides (Cipro) è una psicologa medica con esperienza pluriennale nel campo degli affari sociali, della salute e della prevenzione del cancro, nel team von der Leyen guida il portafoglio "Salute";
  • Kadri Simson (Estonia), membro del parlamento estone da lungo tempo ed ex ministra degli Affari economici e delle infrastrutture, nella nuova commissione si occupa di "Energia";
  • Jutta Urpilainen (Finlandia) non solo è stata ministra delle Finanze e membro della commissione per gli affari esteri del parlamento finlandese, ma ha anche lavorato come inviata speciale in Etiopia. Nella commissione von der Leyen si occupa dei "Partenariati internazionali";
  • Phil Hogan (Irlanda), attualmente commissario per l'Agricoltura, metterà la sua esperienza al servizio della nuova Commissione nel portafoglio "Commercio";
  • Virginijus Sinkevičius (Lituania), il ministro lituano dell'Economia e dell'innovazione è responsabile di "Ambiente e oceani";
  • Nicolas Schmit (Lussemburgo) apporta l'esperienza maturata al Parlamento europeo e come ministro dell'Occupazione e del lavoro del Lussemburgo; è responsabile del portafoglio "Lavoro";
  • Helena Dalli (Malta) ha consacrato la sua vita politica all'uguaglianza, in qualità di ministra per il Dialogo sociale, gli affari dei consumatori e le libertà civili e di ministra per gli Affari europei e l'uguaglianza. Guida il portafoglio "Uguaglianza";
  • Janusz Wojciechowski (Polonia) è stato a lungo deputato del Parlamento europeo nella commissione Agricoltura e attualmente è membro della Corte dei conti europea. Si occupa del portafoglio "Agricoltura";
  • Elisa Ferreira (Portogallo) è attualmente vicegovernatrice del Banco de Portugal. È stata deputata del Parlamento europeo per numerosi anni ed è stata ministra per la Pianificazione e ministra dell'Ambiente del Portogallo. Guida il portafoglio "Coesione e riforme";
  • Janez Lenarčič (Slovenia) è un diplomatico sloveno, già Segretario di Stato per gli Affari europei, ha lavorato a stretto contatto con le Nazioni Unite, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa e l'Unione europea per numerosi anni. E' responsabile del portafoglio "Gestione delle crisi";
  • Ylva Johansson (Svezia), ex ministra del Lavoro svedese, è stata anche ministra della Scuola e ministra della salute e dell'assistenza agli anziani e membro del parlamento. Inoltre è un'esperta di grande fama nei settori dell'occupazione, dell'integrazione, della salute e dell'assistenza sociale. Guida il portafoglio "Affari interni";
  • Thierry Breton (Francia), ministro dell’Economia dal 2005 al 2007 negli ultimi anni della presidenza di Jacques Chirac e presidente dell'azienda tecnologica Atos  da 2008, ha il portafoglio Mercato interno;
  • Oliver Varhelyi (Ungheria), già rappresentante permenente del Paese presso l'Unione europea, gli è affidato il portafoglio "Vicinato e allargamento";
  • Adina Valean (Romania), eurodeputata dal 2007 e dal 2019 presidente della Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia nel Parlamento Europeo, le viene affidato il portafoglio Trasporti.

Manca all'appello il candidato britannico, per via della Brexit, il cui nome potrebbe (forse) arrivare dopo le elezioni del 12 dicembre.

La proposta della Commissione per il bilancio UE 2021-2027