Pubblicata la circolare che dà attuazione alla riforma della legge 181 del 1989 per le aree di crisi industriale, prevista dalla legge di conversione del decreto Crescita. Ecco i nuovi criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni per le imprese.
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La riforma semplifica le procedure con le quali le imprese potranno richiedere e ottenere le agevolazioni per gli interventi di riconversione e riqualificazione.
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Le agevolazioni per le aree di crisi industriale
La legge n. 181 del 15 maggio 1989 sostiene programmi di investimento per lo sviluppo imprenditoriale e la salvaguardia dei livelli occupazionali nelle aree colpite da crisi industriali e di settore.
Attualmente le agevolazioni sono destinate a imprese, società cooperative e società consortili che propongano programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione, con spese ammissibili non inferiori a 1,5 milioni di euro e che comportino un incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto dell'investimento.
Gli incentivi sono gestiti da Invitalia e sono concessi nella forma del finanziamento agevolato, fino al 50% delle spese ammissibili, e del contributo in conto impianti e dell’eventuale contributo diretto alla spesa, complessivamente per un importo non inferiore al 3% della spesa ammissibile.
La riforma della legge 181-89 nel decreto Crescita
La legge n. 58-2019, conversione del decreto Crescita, ha affidato al MISE il compito di rivedere il regime di aiuto per le aree di crisi per favorire l'innovazione tecnologica e per rendere lo strumento più attrattivo per le PMI.
Con il decreto adottato dal Ministero si rende lo strumento più agevole e accessibile alle PMI e alle reti d’imprese, nonché più funzionale a investimenti strategici ad alto contenuto tecnologico e con forte impatto occupazionale nei territori interessati.
Le novità introdotte puntano ad ampliare la platea di imprese potenzialmente beneficiare, in particolare quelle di piccola o media dimensione, anche attraverso un abbassamento della soglia minima di investimento e procedure semplificate per l’accesso alle agevolazioni delle piccole imprese. Sono inoltre previste nuove tipologie di sostegno per favorire la formazione dei lavoratori.
L’obiettivo è infatti quello di garantire una più elevata qualità degli interventi di rilancio previsti per le aree di crisi industriale e favorire il reinserimento di lavoratori attualmente interessati da misure di sostegno al reddito.
La circolare del 16 gennaio 2020 disciplina i nuovi criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni per le imprese localizzate nelle aree di crisi industriale, al fine di favorirne la riconversione e riqualificazione produttiva. A seguito della pubblicazione della circolare saranno riaperti i bandi e le procedure a sportello chiusi lo scorso 14 novembre e si procederà alla pubblicazione dei nuovi bandi.
“Con la riforma della legge 181/89 - dichiara il Ministro Stefano Patuanelli - ci siamo posti l’obiettivo prioritario di rendere la misura più agevole e accessibile alle PMI e alle reti d’impresa, dando priorità agli investimenti strategici ad alto contenuto tecnologico e con forte impatto occupazionale. Si tratta di uno strumento fondamentale per supportare e avviare una nuova fase industriale nei territori che necessitano di progetti di riconversione e riqualificazione sostenibili, in grado di creare nuove opportunità di lavoro”.
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