Con la conversione in legge del decreto Crescita il restyling della Nuova Sabatini diventa definitivo. Tra le novità, l’innalzamento del finanziamento agevolato che può essere concesso alle imprese.
Gli articoli 20 e 21 della legge n. 58-2019, conversione del decreto Crescita, cambiano faccia alla Nuova Sabatini, l’agevolazione che sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali.
Nuova Sabatini: cos’è e come funziona
Si tratta di una delle agevolazioni più amate dalla imprese italiane, e possono beneficiarne le micro, piccole e medie imprese di tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione delle attività finanziarie e assicurative e delle attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.
Le agevolazioni previste dalla misura consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari - aderenti all’Addendum alla convenzione tra il MISE, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A - di finanziamenti per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero dello Sviluppo economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.
Cosa cambia con il decreto Crescita
Il provvedimento porta da 2 a 4 milioni di euro l’importo dei finanziamenti concedibili a ciascun impresa agevolabili tramite la Nuova Sabatini. E prevede inoltre la possibilità, per i finanziamenti fino a 100mila euro, di ricevere il beneficio in un’unica soluzione.
Alla luce di tali novità, ricorda il Ministero dello Sviluppo economico, le imprese possono presentare domanda di agevolazione utilizzando il nuovo modulo disponibile.
Ma non sono le uniche modifiche apportate alla Nuova Sabatini.
La legge di conversione del decreto Crescita riconosce i contributi previsti dal decreto-legge n. 69-2013, nell'ambito della Nuova Sabatini, in favore delle micro, piccole e medie imprese, costituite in forma societaria, impegnate in processi di capitalizzazione, che intendono realizzare un programma di investimento.
Le agevolazioni sono concesse nel caso di sostegno a processi di capitalizzazione delle imprese, a fronte dell’impegno dei soci a sottoscrivere un aumento di capitale sociale dell’impresa, da versare in più quote, in corrispondenza delle scadenze del piano di ammortamento del predetto finanziamento.
Tali contributi, fermo restando il rispetto delle intensità massime previste dalla applicabile normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato, sono rapportati agli interessi calcolati, in via convenzionale, sul finanziamento a un tasso annuo del 5% per le micro e piccole imprese e del 3,575 per cento per le medie imprese.
Un decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, stabilirà i requisiti e le condizioni di accesso al contributo, le caratteristiche del programma di investimento, le modalità e i termini per l’esecuzione del piano di capitalizzazione dell’impresa beneficiaria da parte dei soci della medesima, nonché le cause e le modalità di revoca del contributo nel caso di mancato rispetto degli impegni assunti.
Le risorse previste dalla legge n. 58-2019 ammontano a 10 milioni per l’anno 2019, 15 milioni per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023 e 10 milioni per l’anno 2024. Al fine di assicurare l’operatività della misura, questi fondi saranno trasferiti al Ministero dello Sviluppo economico a inizio di ciascuna delle annualità previste.