Da marzo 2020 sarà attuato il passaggio graduale dalla spunta interbancaria tradizionale a quella basata sulla tecnologia Dlt blockchain.
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Aggiornato l’accordo per la tenuta dei conti reciproci tra banche per quanto riguarda la spunta interbancaria, che permette in prospettiva lo svolgimento a regime del processo di Spunta in una nuova modalità, utilizzando cioè dal 1° marzo 2020 la tecnologia basata sui registri distribuiti, la cosiddetta Distributed ledger technology (Dlt).
Banche: nuovo passo avanti nell’uso concreto della blockchain
Spunta Project, il programma coordinato da Abi Lab, il Centro di ricerca e innovazione per la banca promosso dall’Associazione bancaria italiana, ha l’obiettivo di applicare la Dlt ai processi interbancari. Lo scopo è la maggiore visibilità delle informazioni, più velocità di esecuzione e possibilità di verifiche direttamente sull’applicazione. E ciò con i partner tecnici NTT Data e Sia, oltre a Corda di R3 per la piattaforma.
I nodi, nati per la Spunta, potranno poi rappresentare strutture operative per altre funzionalità.
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La Spunta interbancaria
Il processo di Spunta è l’insieme delle attività per riconciliare i flussi e le operazioni che danno vita a scritture sui conti reciproci Italia. In questo campo rientra anche la gestione dei sospesi, attraverso azioni per giungere alla loro sistemazione.
Le banche e Abi Lab hanno lavorato a Spunta Project con l’obiettivo di semplificare e standardizzare il processo di riconciliazione bancaria a livello nazionale, prevedendo l’uso della tecnologia basata su registri distribuiti, la Dlt blockchain appunto.
I nuovi principi
Le basi della nuova operatività sono:
- visibilità completa dei movimenti propri e della controparte;
- rapidità nella gestione dei flussi relativi ai conti reciproci, con riconciliazione su base giornaliera invece che mensile;
- condivisione delle regole di spunta dei movimenti in modo simmetrico tra le banche controparti;
- gestione integrata delle comunicazioni e dei processi in caso di sbilancio.
Sulla base delle disposizioni aggiornate dell’accordo, a partire dal 1° marzo 2020 sarà attuato il passaggio graduale dalla Spunta tradizionale a quella basata sulla tecnologia Dlt blockchain.
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ICT: quanto investono le banche?
Secondo l’ultima rilevazione ABI-CIPA sull’IT nel settore bancario italiano del 2018, gli investimenti in IT sono aumentati del 5,7%, proseguendo nella tendenza di crescita già rilevata a partire dal 2014. In termini di valore, nel 2017 il TCO (Total Cost of Ownership) ha superato la soglia dei 4,2 miliardi di euro rimanendo pressoché stabile nel 2018.
Il ruolo centrale attribuito alla tecnologia e la costante spinta all’innovazione del settore bancario italiano trovano conferma anche nel 14° Rapporto ABI Lab: per l’88,5% delle realtà analizzate il budget ICT per il 2019 risulta essere in aumento o stabile rispetto a quello del 2018, a beneficio principalmente di canali digitali e servizi di mobile banking, apertura verso l’esterno, adeguamento delle infrastrutture, iniziative di Data Governance e gestione e mitigazione del rischio cyber.