I fondi si aggiungono ai 35 milioni di euro stanziati a dicembre nell'ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale, che definisce la strategia complessiva di innovazione della scuola italiana.
> Professionisti - cresce la spesa per le tecnologie ICT
L'Italia investe poco nell'istruzione
In Italia solo il 3,4% del PIL è dedicato all’istruzione, mentre negli Stati Uniti e in Germania la quota sale al 5%. Sono alcuni dei dati presentati agli Stati Generali dell'Education organizzati da Confindustria, che ha sottolineato la volontà di collaborare con il Governo per un obiettivo concreto: aumentare dell'1% le risorse da destinare all'istruzione.
La formazione dei giovani è uno dei fattori più strategici per l’Italia perché la digitalizzazione sta trasformando il mondo e, come mai prima nella storia, è diventato centrale il ruolo della competenza.
Tuttavia siamo indietro sulle competenze digitali di base di giovani e il 75,2% dei docenti ha urgente bisogno di formazione in materia ICT. Sul fronte della formazione terziaria, invece, soltanto l’1% dei nostri studenti terziari fa percorsi di formazione professionalizzante, che sono fondamentali per trovare un lavoro e mantenerlo nel tempo.
Il numero annuale dei diplomati ITS è ancora basso, circa 2.600 persone. Ne servono almeno 20mila soltanto per rispondere all'emergenza di competenze delle nostre imprese nei prossimi 12 mesi.
Così come sono ancora pochi i laureati, e pochissimi i laureati nelle materie STEM: l’Italia, tra i paesi OCSE, ha una tra le più basse percentuali di giovani che si laureano e in particolare che si laureano in percorsi STEM.
MIUR, fondi per laboratori digitali
Per sostenere la creazione di nuovi laboratori per le discipline STEM, il MIUR ha stanziato 100 milioni di euro; ogni scuola riceverà 35mila euro per la realizzazione di laboratori digitali. Sono poi previsti ulteriori 30mila euro, derivanti da altri fondi, per la formazione del personale scolastico per la didattica innovativa.
Il MIUR ha inoltre istituito una task force di 120 docenti che si occuperà di coadiuvare le scuole nell’innovazione tecnologica e didattica con particolare riguardo alle nuove tecnologie. "Proprio sulla formazione dei docenti abbiamo investito 20 milioni per le metodologie didattiche”, ha dichiarato Bussetti.
