Efficienza energetica - i contributi del decreto Crescita

|Novità|26 luglio 2019

Efficienza energeticaArriva in Gazzetta ufficiale il decreto direttoriale del 10 luglio 2019 che regola la concessione di contributi ai Comuni per la realizzazione di progetti di efficientamento energetico e di sviluppo territoriale sostenibile.

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La misura, prevista dalla legge di conversione del decreto Crescita e disciplinata dal decreto direttoriale del 14 maggio 2019, può contare su 500 milioni di euro a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (FSC).

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Le opere pubbliche che potranno accedere ai contributi

Gli interventi ammissibili rientrano in due macrocategorie.

Da una parte ci sono le opere pubbliche in materia di efficientamento energetico, che a loro volta si articolano in:

  • interventi volti all’efficientamento dell’illuminazione pubblica, al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica e di edilizia residenziale pubblica,
  • interventi volti all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Dall'altra, ci sono le opere pubbliche in materia di sviluppo territoriale sostenibile, che comprendono:

  • interventi in materia di mobilità sostenibile,
  • interventi per l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale,
  • interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche,
  • interventi volti allo sviluppo sostenibile.

Le agevolazioni sono destinate ai Comuni che realizzano una o più delle opere previste a condizione che non abbiano già ottenuto un finanziamento a valere su fondi pubblici o privati, nazionali, regionali, provinciali o strutturali di investimento europeo e che gli interventi siano aggiuntivi rispetto a quelli già programmati sulla base degli stanziamenti contenuti nel bilancio di previsione dell’anno 2019.

L'altra condizione è che le opere siano avviate entro il 31 ottobre 2019, intendendo per data di inizio dell’esecuzione dei lavori la data di aggiudicazione definitiva del contratto.

A quanto ammontano le agevolazioni

L'importo dei contributi varia in relazione alla dimensione del Comune, in particolare:

  • ai Comuni con popolazione inferiore o uguale a 5.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 50.000;
  • ai Comuni con popolazione compresa tra 5.001 e 10.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 70.000;
  • ai Comuni con popolazione compresa tra 10.001 e 20.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 90.000;
  • ai Comuni con popolazione compresa tra 20.001 e 50.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 130.000;
  • ai Comuni con popolazione compresa tra 50.001 e 100.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 170.000;
  • ai Comuni con popolazione superiore compresa tra 100.001 e 250.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 210.000;
  • ai Comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 250.000.

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Come richiedere i contributi

Ai fini dell’erogazione della prima quota del contributo, i Comuni, per attestare l’avvenuto inizio dell’esecuzione dei lavori, devono trasmettere, in relazione a ciascuna delle opere interessate, le informazioni relative a:

  • a) Codice unico di progetto (CUP);
  • b) Codice identificativo di gara (CIG) per lavori;
  • c) data di inizio dell’esecuzione dei lavori;
  • d) data prevista di fine lavori;
  • e) costo dell’opera da realizzare, come indicato nel quadro economico risultante dall’aggiudicazione definitiva del contratto.

Le modalità di trasmissione telematica delle informazioni saranno definite, d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle finanze, con successivo provvedimento. Nel frattempo, i Comuni possono trasmettere le informazioni indicate a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo [email protected], utilizzando lo schema di attestazione allegato al decreto direttoriale.

Una volta riscontrata la completezza delle informazioni trasmesse, il MISE stabilisce l’importo della prima quota di contributo spettante, pari al 50% del costo dell’opera, e ne autorizza l'erogazione.

Il saldo, determinato come differenza tra la spesa effettivamente sostenuta per la realizzazione del progetto e la quota già erogata, è corrisposto su autorizzazione del Ministero anche sulla base dei dati inseriti nel sistema di monitoraggio dall’ente beneficiario, in ordine al collaudo e alla regolare esecuzione dei lavori.

Decreto Crescita - autodichiarazioni per Patti territoriali e contratti area

Dal 2020 due programmi ad hoc per i Comuni sotto i 1.000 abitanti

Per creare continuità, dal 2020 è autorizzata l’implementazione del programma pluriennale per la realizzazione dei progetti relativi a investimenti nel campo dell’efficientamento energetico e dello sviluppo territoriale sostenibile.

Inoltre, per stabilizzare i contributi a favore dei Comuni per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche, dal 2020 è autorizzato l’avvio di un programma pluriennale ad hoc. 

Successivi decreti del MISE, da emanare entro il 15 gennaio di ciascun anno, stabiliranno la ripartizione delle risorse che saranno messe a disposizione per realizzare tali programmi tra i Comuni con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti. 

Edilizia scolastica: cosa cambia

Per garantire la messa in sicurezza degli edifici pubblici adibiti a uso scolastico, la legge di conversione del decreto Crescita prevede anche che gli Enti locali beneficiari di finanziamenti e contributi statali possano avvalersi di Consip per gli acquisti di beni e servizi e di Invitalia per l’affidamento dei lavori. 

> Decreto direttoriale del 14 maggio 2019

Decreto direttoriale del 10 luglio 2019