Con l’ok della Camera a due emendamenti del MIUR, i fondi per le scuole innovative e per la sicurezza degli edifici scolastici tornano nel decreto Emergenze. A disposizione, 36 milioni di euro.
Due emendamenti del Ministero dell’Istruzione, dell'università e della ricerca approvati dalle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera sbloccano l’impasse creatosi nei mesi scorsi per il programma Scuole innovative, destinando 36 milioni di euro all’edilizia scolastica.
Il programma, un concorso di idee pubblicato a maggio 2016 per la progettazione e la realizzazione di 51 #ScuoleInnovative da un punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, era andato incontro a una stroncatura da parte dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) ad aprile, per poi essere riabilitato nella bozza iniziale del decreto Emergenze.
Scuole innovative: il perchè della stroncatura dell’ANAC
Il bando del MIUR prevedeva la possibilità che i Comuni interessati affidassero ai vincitori del concorso di idee lo sviluppo dei progetti. Come segnalato da Italia Sicura e confermato dall’Autorità guidata da Raffaele Cantone, però, questa procedura è possibile a condizione che sia espressamente prevista dal bando, in cui devono essere indicati anche i requisiti professionali e tecnico-economici dei progettisti.
Secondo l’ANAC, il bando del MIUR ha disciplinato esclusivamente il concorso di idee e non anche le modalità per l’affidamento dei successivi livelli di progettazione da parte dei Comuni, cui è rimesso tale affidamento. I Comuni, quindi, devono attenersi alle regole previste dal Codice Appalti.
Il decreto emergenze sblocca la situazione. Anzi no
Per promuovere la progettazione delle scuole innovative, la bozza del decreto-legge n. 109-2018 per interventi nella città di Genova, dopo il crollo del ponte Morandi, e per altre emergenze nazionali, autorizzava la spesa di 27 milioni di euro dal 2018 al 2020: nello specifico, 9 milioni di euro per ciascuno dei tre anni. Spesa che avrebbe permesso di coprire i costi di progettazione a carico degli Enti locali.
Nella versione finale del testo, entrata in vigore il 29 settembre, però, l’articolo che istituiva il fondo è stato soppresso. O meglio, l’articolo 46 c’è nella versione finale del decreto, ma è quello che chiude il testo e riguarda l’entrata in vigore del decreto stesso.
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Gli emendamenti approvati alla Camera
Le commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera dei deputati hanno dato il via libera a due emendamenti in materia di edilizia scolastica predisposti dal MIUR e presentati dai relatori in sede di conversione del decreto-legge su Genova.
Il primo emendamento sblocca i 27 milioni, nell'ambito del decreto Emergenze (sempre nella formula di 9 milioni di euro all’anno per il prossimo triennio) per la progettazione di scuole innovative e 4,5 milioni di euro all’anno, per il prossimo biennio, per la progettazione di Poli dell’infanzia. Una misura molto attesa dagli Enti locali che, al momento, non dispongono delle risorse necessarie.
Il secondo emendamento consente di recuperare i fondi stanziati con un Programma di edilizia scolastica del 2009 e rimasti inutilizzati, che potranno essere destinati a interventi di messa in sicurezza degli edifici.
“Continua il percorso intrapreso dal Governo, fin dal suo insediamento, per semplificare e accelerare le procedure per mettere a disposizione degli Enti locali i finanziamenti necessari per gli interventi in materia di edilizia scolastica”, ha commentato il ministro Marco Bussetti.