Fondo di Fondi Ricerca e Innovazione: operativo anche Banco di Sardegna

|Novità|12 ottobre 2018

Ricerca e innovazione - photo credit: OISTIl MIUR aggiorna il bando del Fondi di Fondi del PON Ricerca e Innovazione dopo la selezione di un terzo operatore finanziario da parte della BEI. Si tratta di Banco di Sardegna S.p.A., che gestirà risorse per 62 milioni di euro.

Fondo di Fondi PON Ricerca: il bando MIUR

Online la versione aggiornata del bando MIUR per l'erogazione di finanziamenti nell'ambito del Fondo di Fondi finanziato dal Programma Operativo Nazionale (PON) Ricerca e Innovazione 2014-2020, con tutti i canali di contatto degli operatori e con alcuni aggiornamenti dovuti al recente Regolamento Omnibus.

Il Fondo di Fondi Ricerca e Innovazione

Il Fondo di Fondi, finanziato con 248 milioni di euro e gestito dalla BEI per conto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), mira ad incrementare gli investimenti in ricerca e sviluppo da parte di imprese di tutte le dimensioni, enti di ricerca pubblici e privati e organismi di ricerca.

In una prima fase la BEI ha selezionato due intermediari finanziari:

  • Fondo Ricerca e Innovazione S.r.l.(Gruppo Intesa Sanpaolo)/Equiter S.p.A, cui sono stati assegnati 124 milioni di euro per strumenti di prestito, equity e quasi-equity;
  • Banca del Mezzogiorno - Medio Credito Centrale (MCC), cui sono stati assegnati 62 milioni di euro, per strumenti di prestito.

A seguito del potenziamento del Fondo, la BEI ha lanciato un secondo invito a manifestare interesse rivolto agli intermediari finanziari, che ha portato alla selezione del Banco di Sardegna S.p.A. Le risorse assegnate ammontano anche in questo caso a 62 milioni di euro, da utilizzare per la concessione di strumenti di prestito, equity e quasi-equity.

Come partecipare al bando MIUR

Le agevolazioni sono destinate a progetti di ricerca e sviluppo che facciano riferimento alle tecnologie chiave abilitanti (Key Enabling Technologies – KET’s):

  • Biotecnologie;
  • Fotonica;
  • Materiali avanzati;
  • Microelettronica;
  • Nanoelettronica;
  • Nanotecnologie;
  • Sistemi di fabbricazione avanzati.

Inoltre, i temi prioritari degli investimenti devono coincidere con le 12 Aree di specializzazione intelligente individuate dal Programma nazionale di ricerca (PNR) e dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente:

  • aerospazio,
  • agrifood,
  • economia del mare,
  • chimica verde,
  • design, creatività e made in Italy,
  • energia,
  • fabbrica intelligente,
  • mobilità sostenibile,
  • salute,
  • smart, secure and inclusive communities,
  • tecnologie per gli ambienti di vita,
  • tecnologie per il patrimonio culturale.

Gli investimenti possono essere realizzati nelle regioni meno sviluppate e in transizione (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna) e, nei limiti di quanto previsto dall'art. 70 del Regolamento (UE) 1303/2013, che consente allo strumento finanziario di investire fino al 15% dell'importo versato al Fondo di Fondi in proposte progettuali situate in Italia al di fuori dell'area target del PON Ricerca, anche nelle rimanenti aree del Paese.

Le proposte progettuali possono essere presentate fino al 31 dicembre 2022, direttamente agli operatori finanziari, salvo esaurimento delle risorse disponibili.

Bando Fabbrica intelligente – via a domande per Accordi innovazione

photo credit: OIST