Il via libera informale del Ministero dell’Ambiente al nuovo decreto rinnovabili sarebbe già arrivato. Il testo verrà inviato presto agli stakeholder e il 14 settembre dovrebbe essere organizzato un evento ad hoc.
> Decreto rinnovabili - lavori in corso, adozione in tempi brevissimi
Ci siamo quasi. Dopo mesi di attesa, il nuovo decreto che prevede incentivi pari a oltre 250 milioni di euro per le rinnovabili elettriche sarebbe pronto a partire.
In base alle indiscrezioni che trapelano in queste ore, il testo avrebbe già ricevuto l’ok informale del Ministero dell’Ambiente, mancherebbe solo la firma per rendere il via libera ufficiale.
Nel frattempo, secondo quanto annunciato da Public Policy, il testo verrà inviato agli stakeholder per una sorta di consultazione, mentre il 14 settembre sarà organizzato un evento pubblico per la discussione sul tema.
In base a quanto anticipato il mese scorso dal senatore Gianni Girotto (M5S), presidente della commissione Industria del Senato, nel decreto dovrebbe essere inserito un extra incentivo per chi sostituisce i tetti di amianto con pannelli solari fotovoltaici.
Nell’attesa, ecco cosa prevede l’ultima versione disponibile del decreto e come funzionano gli incentivi.
Requisiti per accedere agli incentivi
Accedono ai meccanismi di incentivazione, previa partecipazione a procedure pubbliche per la selezione dei progetti da iscrivere in appositi registri nei limiti di specifici contingenti di potenza, gli impianti:
- di nuova costruzione, integralmente ricostruiti e riattivati, di potenza inferiore a 1MW;
- oggetto di un intervento di potenziamento, qualora la differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento sia inferiore a 1MW;
- oggetto di rifacimento di potenza inferiore a 1MW.
Gli impianti di potenza inferiore ad 1 MW accedono agli incentivi tramite registro, mentre quelli di potenza superiore tramite procedure competitive di aste al ribasso per la definizione del livello di incentivazione, nei limiti di contingenti di potenza.
Si potrà accedere alle agevolazioni mediante 7 bandi per il meccanismo delle aste e 7 bandi per i registri, suddivisi in 3 gruppi:
- il primo (gruppo A) dedicato a fotovoltaico ed eolico;
- il secondo (gruppo B) a impianti idroelettrici, geotermoelettrici, impianti a gas residuati dei processi di depurazione ed impianti alimentati da gas di discarica;
- il terzo (gruppo C) rivolto a impianti eolici, idroelettrici e geotermoelettrici oggetto di rifacimento totale o parziale.
Tempi
Il primo bando sarà pubblicato il 30 novembre 2018. Ne seguiranno altri nei mesi di marzo, luglio e novembre del 2019 e del 2020.
Le domande di partecipazione andranno inviate al Gestore dei servizi energetici, esclusivamente attraverso il portale del GSE, usando i modelli messi a punto e pubblicati dal Gestore.
Il termine di presentazione delle richieste è fissato a 30 giorni dalla data di pubblicazione del bando. Entro novanta giorni dalla chiusura, invece, il GSE pubblicherà la graduatoria.
Iscrizione al registro
Per quanto riguarda l’iscrizione al registro, la potenza messa a disposizione in ogni bando è pari a:
- Primo bando (data di apertura: 30 novembre 2018): 35 MW per il gruppo A, 20 MW per il gruppo B, 10 MW per il gruppo C;
- Secondo bando (data di apertura: 30 marzo 2019): 35 MW per il gruppo A, 20 MW per il gruppo B, 10 MW per il gruppo C;
- Terzo bando (data di apertura: 30 luglio 2019): 90 MW per il gruppo A, 20 MW per il gruppo B, 10 MW per il gruppo C;
- Quarto bando (data di apertura: 30 novembre 2019): 90 MW per il gruppo A, 20 MW per il gruppo B, 10 MW per il gruppo C;
- Quinto bando (data di apertura: 30 marzo 2020): 110 MW per il gruppo A, 20 MW per il gruppo B, 10 MW per il gruppo C;
- Sesto bando (data di apertura: 30 luglio 2020): 110 MW per il gruppo A, 20 MW per il gruppo B, 10 MW per il gruppo C;
- Settimo bando (data di apertura: 30 novembre 2020): 110 MW per il gruppo A, 20 MW per il gruppo B, 10 MW per il gruppo C.
Procedure d’asta
Per quanto riguarda invece le procedure d’asta, la potenza messa a disposizione in ogni bando è pari a:
- Primo bando (data di apertura: 30 novembre 2018): 500 MW per il gruppo A, 35 MW per il gruppo B, 70 MW per il gruppo C;
- Secondo bando (data di apertura: 30 marzo 2019): 500 MW per il gruppo A, 35 MW per il gruppo B, 70 MW per il gruppo C;
- Terzo bando (data di apertura: 30 luglio 2019): 700 MW per il gruppo A, 35 MW per il gruppo B, 70 MW per il gruppo C;
- Quarto bando (data di apertura: 30 novembre 2019): 700 MW per il gruppo A, 35 MW per il gruppo B, 70 MW per il gruppo C;
- Quinto bando (data di apertura: 30 marzo 2020): 700 MW per il gruppo A, 35 MW per il gruppo B, 70 MW per il gruppo C;
- Sesto bando (data di apertura: 30 luglio 2020): 800 MW per il gruppo A, 35 MW per il gruppo B, 70 MW per il gruppo C;
- Settimo bando (data di apertura: 30 novembre 2020): 800 MW per il gruppo A, 35 MW per il gruppo B, 70 MW per il gruppo C.
Per partecipare alle procedure d'asta è necessario che i soggetti responsabili siano in possesso della solidità economica e finanziaria (adeguata alle iniziative per le quali si richiede l'accesso agli incentivi), comprovata dal possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:
- dichiarazione di un istituto di credito attestante la capacità finanziaria e economica del soggetto partecipante, in relazione all'entità dell'intervento;
- capitalizzazione, in termine di capitale sociale interamente versato e/o versamenti in conto futuro aumento di capitale, il cui valore minimo venga stabilito in relazione all'investimento previsto per la realizzazione dell'impianto.
In sede di partecipazione alla procedura, il decreto prevede la trasmissione di una cauzione provvisoria, in misura pari al 50% della cauzione definitiva, e l'impegno a prestare la cauzione definitiva, in misura pari al 10% del costo dell'investimento previsto per la realizzazione dell'impianto. Convenzionalmente questo viene fissato per il fotovoltaico in 1.000 euro/kw.
La cauzione definitiva dovrà essere prestata entro 90 giorni dalla comunicazione di esito della procedura e sarà escussa (parzialmente o totalmente) in caso di rinuncia alla realizzazione dell'intervento.