Banda ultralarga: si punta agli investimenti nelle aree bianche

|Novità|10 agosto 2018

Comitato interministeriale per la Banda Ultra Larga - photo credit Ministero Sviluppo EconomicoAssicurare lo stanziamento di risorse sufficienti per gli investimenti nelle aree bianche è una delle priorità individuate dal Comitato interministeriale per la Banda Ultra Larga, riunitosi per la prima volta nella sua nuova composizione.

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Nella riunione del 9 agosto, presieduta dal ministro dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche sociali Luigi Di Maio, il Comitato interministeriale per la Banda Ultra Larga (COBUL) ha provveduto  a modificare le “Linee guida per il Piano di comunicazione - Strategia banda ultralarga 2016-2020” al fine di assicurare lo stanziamento di risorse sufficienti per svolgere la rendicontazione e i controlli di primo livello sulle opere realizzate nell’ambito del progetto aree bianche.

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La salvaguardia degli investimenti nei territori dove attualmente non c’è infrastruttura - le cosiddette aree bianche - rientra tra le priorità del comitato, ha spiegato Di Maio. Il provvedimento intende, quindi, promuovere un miglior coordinamento tra MISE e Regioni per la rendicontazione degli investimenti effettuati. Si tratta, ha aggiunto il ministro, di "un presupposto essenziale" affinché la Commissione europea non richieda le risorse indietro. "Stiamo parlando di oltre 200 milioni di euro di investimenti"

La riunione è stata anche l’occasione per fare il punto delle attività che vedranno impegnato il COBUL nei prossimi mesi. In particolare, il progetto aree grigie e la predisposizione di linee guida per semplificare i processi di infrastrutturazione del Paese.

Banda 700 Mhz, 5G e settore televisivo

Contestualmente, in questi giorni il ministro ha emanato due decreti: il primo definisce la roadmap per la liberazione della banda 700 Mhz fissando, come richiesto dalla decisione UE 2017/899, le scadenze intermedie e finali del processo che porterà all’adozione del 5G, tecnologia abilitante la quarta rivoluzione industriale. Nello stesso decreto è stato previsto che il formato MPEG4 sia lo standard da utilizzare per il segnale televisivo

Con un secondo decreto è stato poi istituito il tavolo “TV 4.0” tra MiSE, AGCOM e i principali operatori del settore televisivo con un duplice obiettivo: da un lato, consentire un’attuazione ordinata della liberazione della banda 700 Mhz assicurando il massimo coinvolgimento dell’autorità indipendente di settore e degli operatori coinvolti e, dall’altro, favorire la trasformazione digitale del settore televisivo attraverso il dialogo con gli operatori.

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Comitato interministeriale per la Banda Ultra Larga - photo credit Ministero Sviluppo Economico