Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo relativo al tax credit per la vendita di libri al dettaglio, previsto dalla Legge di bilancio 2018. L'incentivo permetterà alle librerie di usufruire di un credito d’imposta su Imu, Tasi, Tari e affitto.
Il decreto del 23 aprile 2018 del Ministero dei beni e delle attività culturali del turismo, che stabilisce le disposizioni applicative del credito di imposta per gli esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di libri, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 giugno.
A disposizione del tax credit librerie risorse per 4 milioni di euro per l’anno 2018 e fino a 5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2019.
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A chi si rivolge il tax credit librerie
Il tax credit librerie si rivolge agli esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati con codice ATECO principale 47.61 o 47.79.1.
Inoltre, gli esercenti devono:
- avere sede legale nello Spazio economico europeo;
- essere soggetti a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale, ovvero per la presenza di una stabile organizzazione in Italia, cui sia riconducibile l’attività commerciale cui sono correlati i benefici;
- avere sviluppato nel corso dell’esercizio finanziario precedente ricavi derivanti da cessione di libri, come disciplinata dall’art. 74, comma 1, lettera c) , del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, ovvero, nel caso di libri usati dall’art. 36 del decreto-legge 23 febbraio 1995, n. 41, convertito con modificazioni dalla legge 22 marzo 1995, n. 85, e successive modificazioni, pari ad almeno il 70% dei ricavi complessivamente dichiarati.
Riconoscimento del credito di imposta
Il credito d’imposta è concesso a ciascun esercente nel rispetto dei limiti e delle condizioni di cui al regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione europea del 18 dicembre 2013, e comunque fino all’importo massimo annuo di 20mila per gli esercenti di librerie che non risultano ricomprese in gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestite e di 10mila euro per gli altri esercenti.
Con riferimento a ciascun gruppo editoriale che ricomprenda una o più librerie gestite direttamente, il credito di imposta può essere riconosciuto complessivamente, per ciascun anno, per un importo massimo pari al 2,5% delle risorse disponibili.
Il tax credit viene parametrato, con riferimento al singolo punto vendita, agli importi pagati dagli esercenti per:
- Imposta municipale unica - IMU;
- Tributo per i servizi indivisibili - TASI;
- Tassa sui rifiuti - TARI;
- imposta sulla pubblicità;
- tassa per l’occupazione di suolo pubblico;
- spese per locazione, al netto IVA;
- spese per mutuo;
- contributi previdenziali e assistenziali per il personale dipendente.
Le richieste per il riconoscimento del credito d’imposta dovranno essere inviate dagli esercenti per via telematica alla Direzione generale biblioteche e istituti culturali del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo entro il 30 settembre di ogni anno.
I modelli per la presentazione della richiesta saranno resi disponibili dalla Direzione generale biblioteche e istituti culturali entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto attuativo.